"Il 'caporale' Blasi tace sull'ospedale di Galatina perché vuole costruirne uno nuovo a Melpignano?"
"Dal Pd regionale ci si aspettava uno scatto d'orgoglio; è arrivato invece uno scatto di nervi". Antonio Galati replica a muso duro al segretario regionale del Partito Democratico. "Prima lo sospettavamo, dopo la sua nota ne siamo certi: Sergio Blasi si sente uno di quei caporali che sbraita in caserma per accogliere le reclute, uno di quei militari che quando sente la parola "discussione" mette mano alla pistola, uno che accoglie chi non marcia al passo dell'oca con un misto di saccenteria e nonnismo. Non stupisce, quindi, la scarsa fortuna che la sua direzione politica ha avuto in un Partito che si dice Democratico. Ma nel mio caso ha sbagliato persona: io non credo che il centrosinistra sia una caserma; non penso che fra politici (e partiti) alleati viga la regola della subordinazione e del silenzio ai danni dei cittadini; non ritengo che discutere gli atti gestionali, quando vanno contro gli indirizzi regionali, metta in pericolo la coalizione. Se mai la rafforza: siamo alleati per rendere un servizio alle nostre comunita', non per gestire il potere. O per lo meno è così che io intendo il mio impegno politico, da homo novus quale mi vanto di essere: d'altronde gli homines novi salvarono Roma dall'arroganza del notabilato".
"Il punto, pero', non è chi sia più figo tra il caporale Blasi e la recluta Galati. Le sfide da caserma appassionano gli addetti ai lavori -insiste il consigliere di Sel- ma disgustano i cittadini, che invece sono interessati a ben altro: le sorti del "Santa Caterina Novella". Su questo tema pregherei il caporale Blasi di esercitarsi; siamo tutti curiosi di sapere qual è il suo pensiero e anche qual è stata finora la sua azione. Si puo' svicolare all'infinito, ma il tema è: puo' il direttore generale della Asl approvare due delibere in palese contrasto con le politiche regionali, che assegnano posti letto e autonomia ai reparti galatinesi di Chirurgia e Pediatria? Possono, quelle delibere, contravvenire a una missiva dell'assessore regionale alla Salute che espressamente impediva riorganizzazioni come quelle approvate la settimana scorsa? Su questo tema, centrale per la salute non solo di Galatina ma di un ben più vasto circondario, il caporale Blasi non sbraita, ma tace. Eppure si tratta di difendere gli indirizzi politici della Regione Puglia e le direttive dell'assessore (Democratico) alla Salute".
"L'attivismo di questa recluta e di Sel ha invece prodotto un dibattito che ha rimesso l'ospedale di Galatina al posto che gli spetta: al centro del Salento. Non è per caso questo che innervosisce l'ex sindaco di Melpignano? Non è per caso il fatto che una struttura sanitaria forte a Galatina metta i bastoni fra le ruote al progetto di un nuovo ospedale che dovrebbe nascere proprio a Melpignano, cancellando le strutture pre-esistenti?"
"Ecco, questi sono i temi sui quali -conclude Galati- vorremmo veder marciare il caporale Blasi. Nella stessa direzione verso la quale sembra finalmente procedere il suo sindaco, Mimino Montagna, che infatti nelle scorse ore ha convocato l'assemblea dei sindaci del distretto sanitario con l'obiettivo di far tornare sui suoi passi il direttore della Asl. Segno evidente che questa inutile polemica tanto inutile non era. Lo capisca anche il consigliere Blasi, abbandoni i toni da caserma e non imbarazzi il governo regionale con uscite propagandistiche come quella sulla Colacem: a smentire Blasi e a dar atto al sottoscritto degli emendamenti che hanno escluso l'incenerimento di rifiuti a Galatina è stato lo stesso assessore all'Ecologia Lorenzo Nicastro, durante la seduta del Consiglio regionale che nelle scorse ore ha approvato il Piano regionale dei rifiuti. Se il passaggio è sfuggito a Sergio Blasi, sarà mia cura inviargli i verbali, appena pronti.
Ecco, questa è la politica che, da homo novus, cerco di praticare: servizio concreto alle comunita' locali e non alle lobby, sanitarie o cementifere che siano. Quindi torniamo a parlare dell'ospedale di Galatina, argomento accuratamente eluso da Sergio Blasi: ai cittadini interessa questo tema, più che la bega da caserma nella quale il segretario regionale del Partito Democratico cerca di tirarmi. Invano".
"Eccessivo l'intervento di Sergio Blasi". Parlano Cataldo e Cordella
Dopo l'intervento del segretario regionale del Pd Sergio Blasi contro il consigliere regionale di Sel Antonio Galati, prendono posizione Gano Cataldo e Anna Cordella, rispettivamente segretario regionale e segretaria provinciale di Sinistra, Ecologia e Libertà. «In politica non sempre si è d'accordo, anche quando si è alleati - dicono Cataldo e Cordella - ma il confronto fra idee diverse non deve mai trascendere nell'attacco personale: Sergio Blasi ha usato toni troppo forti nella sua polemica con Antonio Galati. L'aspra polemica coinvolge eccessivamenteanche il circolo Sel di Galatina e i suoi militanti, la cui storia e il cui impegno sono sotto gli occhi di tutta la comunità. Sel e il suo consigliere regionale hanno posto un tema politico - proseguono il segretario regionale e la segretaria provinciale - ovvero il rispetto degli indirizzi regionali nella gestione della salute nell'area di Galatina e la partecipazione degli enti locali alle scelte sanitarie, con la consapevolezza che queste sono prerogative regionali. Nella polemica il segretario Blasi invoca un vincolo di maggioranza, del quale siamo consci; ma tale vincolo non può mai diventare la cappa sotto la quale soffocare ogni divergenza.
Eccessiva anche la censura di Blasi ai "sopralluoghi formali e informali" effettuati da Galati nell'ospedale di Galatina, avvenuti con il fine precipuo del confronto con gli operatori e con i pazienti, senza alcun intento inquirente. La buona politica perché non sia aria fritta deve sempre confrontarsi con i territori. Dopo questo inciampo - concludono Cataldo e Cordella - sarà utile continuare nel confronto tra le nostre forze politiche»
"L'aria fritta di Galati non serve all'Ospedale di Galatina"
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