"I veri Amici della Musica"
Con i prossimi Giovedì Musicali l’Associazione “P: Cafaro” continua a proporre ai suoi Soci e appassionati, molti dei quali iscritti da oltre 24 anni, serate musicali sempre più culturalmente interessanti e stimolanti. La continua e assidua presenza degli Amici della Musica a Galatina è una vera e propria sfida sociale, un centro di energia culturale, un esempio di coraggio e volontà nel sostenere un enorme tesoro di valori che sembrano oggi essere ignorati dalla maggior parte dei cittadini.
La musica vera, quella colta, la cosiddetta classica è un fiore raro. In Italia si coltiva con fatica nei Conservatori e si cerca di salvarla nei grandi teatri e con le Associazioni come la nostra, presenti su tutto il territorio nazionale con lo scopo di poter, anche se con minimi risultati, diffondere e recuperare i valori culturali e formativi di un’arte letteralmente abbandonata dallo Stato. La Musica insieme ai grandi linguaggi come la poesia, letteratura, pittura, filosofia che richiedono attenzione, riflessione, sensibilità e creatività, sembra stiano sempre gradualmente perdendo il loro valore e l’interesse di studio.
I Soci, veri Amici della Musica, sono oggi una eccezione culturale, una testimonianza di un movimento fuori dalla norma che esprime il desiderio di vivere bene anche e soprattutto con la musica e per la musica. Ascoltare le sonate di Beethoven, di Liszt, Brahms, Mozart o le sinfonie degli stessi, richiede particolari qualità formative e intellettuali. Gioire per i notturni o le polacche di Chopin, esaltare la propria personalità ascoltando i concerti per pianoforte e orchestra di Brahms, Rachmaninov e tanti altri sembra un segnale di evidente appartenenza ad una aristocrazia culturale. Ma la musica classica non dovrebbe essere così rara e selettiva. Purtroppo la maggioranza delle persone molto o poco erudite non conosce non solo i grandi capolavori della musica ma nemmeno i nomi dei compositori e quindi ogni avvenimento anche di rilievo sinfonico, operistico o cameristico non sembra richiamare la minima attenzione o interesse. Il nostro Paese è diventato uno dei pochi a soffrire maggiormente di questa patologia.
La musica colta sta vivendo uno dei momenti più tristi della sua storia. Eppure l’Italia specialmente dal 400 fino a tutto l’800 è stata il faro più luminoso della musica per il mondo intero. Nel 700 e 800 abbiamo espresso il più grande numero di musicisti della storia insieme a Germania e Francia, nazioni che ora dedicano alla cultura musicale risorse che al loro confronto le nostre impallidiscono. Da una recente ricerca IPSOS il nostro Paese risulta oggi al 12° posto come il popolo più ignorante del mondo.
Ma se non erro noi non eravamo la culla della cultura? Cosa è successo che ha letteralmente capovolto una situazione così privilegiata in una di quasi sopravvivenza? E’ presto detto: purtroppo nel nostro Paese la musica, nonostante abbia avuto un ruolo di fama mondiale, non è mai stata materia di insegnamento in quasi tutte le scuole! E ciò ha determinato un grave fenomeno di ignoranza musicale in moltissimi italiani per i quali la nostra grande storia musicale è sconosciuta, non esiste, è scomparsa. Una classe sociale senza memoria e senza passato non credo debba permettersi di esprimere giudizi né sparare banalità sia in TV che sui giornali. Oggi si assiste a fenomeni a dir poco allucinanti: un vincitore di un festivalone della canzone diventa nei Tg “il Grande Musicista”, il dilettante al pianoforte “il novello Mozart” e “Beethoven (detto in TV da un cantautore che si esibiva in un’intervista con la sua “cultura”) ha fatto tante c…..te”.
In un Paese come il nostro che ormai sembra definitivamente scivolato nelle mani degli ignoranti si assiste ogni giorno ad uno spettacolo che lascia interdetti. Emeriti analfabeti scambiano quotidianamente per oro i rifiuti urbani, un pipistrello per una stella e magari qualcuno Dante Alighieri per un poeta che ha scritto altre c….te.
I nostri Soci in mezzo a questo mare di desolazione culturale rappresentano un’oasi di speranza, una testimonianza di eroismo. Sono persone magnifiche legate al mondo dell’arte, alla immensità dei suoi valori, a quella letteratura musicale che ha cambiato il mondo. Tutti sono meritevoli di elogi senza fine. L’Associazione li ha premiati con un diploma speciale di Emerito Amico della Musica. Sembrano forse degli alieni che vogliono salvare la vera essenza della cultura: la “Bellezza”, un valore assoluto che sembra più insultato e schernito da chi invece per un suo naturale mandato istituzionale avrebbe il dovere e l’obbligo di salvare l’onore di un Paese con una storia unica al mondo.
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