I vent'anni dell'Associazione Volontari Ospedalieri
Sabato, 8 novembre 2014, alle ore 10:00 nei locali de “I due trappeti” in via Roma a Galatina si è riunita l’A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) galatinese per celebrare il suo 20°anniversario.
Erano presenti, e sono intervenuti per esprimere la propria stima e il proprio ringraziamento, il direttore sanitario dell’Ospedale “S. Caterina Novella”, dott. Giuseppe De Maria, l’amico e sostenitore dell’A.V.O., dott. Paolo Tundo, il sindaco di Galatina, dott. Cosimo Montagna, l’assessore ai servizi sociali del Comune, prof.ssa Daniela Vantaggiato.
Subito dopo la neo-presidente, sig.ra Fabiola Spada, e il presidente uscente, sig. Paolo Micheli, hanno porto il loro caloroso saluto a tutti i presenti.
Sono seguiti gli interventi prima dell’anziana socia Maria Negro, sulla storia dell’A.V.O. galatinese, poi del rev. sacerdote don Salvatore Leopizzi di Gallipoli, il quale con maestria e spiritualità ha guidato tutti nella lettura approfondita e aggiornata al nostro tempo della famosa parabola evangelica del buon samaritano, “Lo vide e ne ebbe compassione”, modello ancora oggi del volontario ospedaliero, ma anche, auguriamoci, di ogni cristiano.
Si respirava aria di festa sincera. C’era un gioioso ritrovarsi tra volontari anziani, non più in servizio, e nuovi, attualmente attivi, in un’aria di famiglia che riscaldava il cuore.
Numerosa la partecipazione delle A.V.O. della nostra Provincia, quella di Copertino, di Maglie, di Lecce, di Tricase, di Gagliano, ognuna con il proprio originale dono-ricordo da offrire, ma soprattutto con l’offerta della reciproca, unanime manifestazione-testimonianza di condivisione degli stessi valori civili e religiosi, posti a suo tempo alla base dell’Associazione dal fondatore, dott. Erminio Longhini.
Traspariva in ogni partecipante entusiasmo e profonda convinzione della validità del compiere azioni gratuite di solidarietà, servizio e addirittura amore verso i più deboli, coloro i quali, privati dal gran bene della salute, giacciono in un letto di ospedale.
Tutta questa atmosfera sembrava voler smentire, o per lo meno migliorare, i risultati pubblicati dall’ISTAT nel luglio scorso, secondo i quali il volontariato è particolarmente praticato nell’Italia del nord, specialmente nel nord-est col 16%, mentre nel sud raggiunge poco più dell’8%. Non ci spaventino questi dati, ma ci spingano a riflettere e impegnarci a migliorare.
Il meraviglioso messaggio-testimonianza dell’A.V.O, basato su valori sia civili che religiosi, infonde speranza e fiducia in chi vive con angoscia il disagio provocato da questo nostro mondo, il quale sembra sopraffatto dall’egoismo e dal denaro.
Alle ore 14:30 la significativa cerimonia si è conclusa con un rinfresco offerto a tutti.
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