'I Templari salentini', una conferenza di Mario De Marco
Per la Serie "Dialogoi sto Monastiri", quarto appuntamento Venerdì 7 marzo alle ore 18:30 presso la Sala Conferenze dell'Istituto Immacolata IPAB di Galatina sito in Via Scalfo n.5, con l'intervento di Mario De Marco, Docente emerito di filosofia, Giornalista, Storiografo ed Autore di numerose pubblicazioni sulla Storia, sull'Architettura e sulla Civiltà del Salento, e recentemente nell'aprile 2013 di un' opera sui Templari Salentini.
Nati nel 1118, da una costola dei cavalieri dell'Ordine del Santo Sepolcro, i Templari dovevano proteggere i Pellegrini in Terrasanta nel tragitto Giaffa -Gerusalemme dall'assalto dei briganti e degli Islamici; l'Ordine fu baluardo di fede, sapienza e sicurezza militare per l'Occidente insidiato dall'Islam e sostegno per i precari regni cristiani di Palestina. Conclusasi l'epopea delle Crociate, al massimo della loro potenza economica, politica e militare, i Templari furono perseguitati e sterminati dal re di Francia Filippo IV e da Papa Clemente V, sopravvivendo e confluendo negli ordini monastico-cavallereschi locali come quello teutonico di Germania, o quello di Calatrava in Spagna.
Lo Studioso ci accompagnerà nelle vicende dei Templari nel Regno di Napoli all'epoca di Carlo II d'Angiò, ma soprattutto ci guiderà nella storia dei Templari in Terra d'Otranto, dove nel corso del XIII secolo erano attive loro Fondazioni a Brindisi, Lecce, Galatina ed Otranto.
Dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura del Comune di Galatina, Daniela Vantaggiato e dell'Assessore al Turismo ed alle Attività Produttive, Alberto Russi, introdurrà i lavori il Presidente del Club UNESCO di Galatina Salvatore Coluccia. Dialogherà con l'Autore lo scrittore Franco De Jaco.
L’evento ideato e promosso dal Club UNESCO di Galatina, in collaborazione con la libreria Fiordilibro, l’Associazione Culturale Il Mandorlo e la Comunità Francescana di Santa Caterina d’Alessandria, ha il Patrocinio del Comune di Galatina, e vuole essere un primo passo del complesso iter necessario per ottenere il riconoscimento UNESCO del complesso di Santa Caterina d’Alessandria come Monumento di Pace e Bene Materiale dell'UNESCO.
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