"I rifiuti non si possono lasciare in mano alla burocrazia"
Son bastati appena dieci mesi di assenza di accorte politiche sulla gestione dei rifiuti per ritrovarsi con un Piano Economico Finanziario aumentato di circa il 27% rispetto al precedente approvato lo scorso maggio. Questo è quanto accade quando la Politica si lascia sostituire dalla burocrazia che con un mero approccio matematico esegue una semplice sommatoria di costi da caricare sui
cittadini e le aziende, rimanendo assolutamente indifferente alle difficoltà prodotte da un aumento esponenziale della tariffa.
Un approccio privo di una visione di sistema sul mondo dei rifiuti che ignora, incapace di cercare e adottare soluzioni per compensare l’inevitabile aumento dei costi prodotto dallo strapotere dell’oligarchia dei gestori degli impianti.
Per ben quattro anni, la massima attenzione e competenza sull’intero sistema di gestione dei rifiuti, garantite dall’altissima professionalità di una rete di soggetti, prima tra tutti l’ing. Maria Grazia Gnoni insieme a tantissimi operatori del settore, ci ha consentito di migliorare il sistema della raccolta differenziata innalzandone il livello sino al 60%, producendo ogni anno notevoli guadagni e risparmi, che ci hanno sempre garantito la integrale compensazione dei costi degli impianti in costante aumento.
Per quattro anni, infatti, in controtendenza con la maggiorparte degli altri paesi della Provincia, siamo riusciti a mantenere invariata la tariffa pagata dagli utenti. Non solo, ma siamo riusciti a ridurre di circa 20 € a componente familiare, la tariffa di coloro che avevano aderito al compostaggio domestico.
Oggi siamo costretti ad assistere alla vanificazione di tutti questi sforzi per la mancata adozione di strategie che implementino guadagni e risparmi sulla differenziata. Non solo.
Il Commissario Prefettizio ha accettato senza obiezioni la ingiusta ed illegittima prospettazione di spalmare su tutti i cittadini le somme che gli uffici in questi anni non sono riusciti a riscuotere da chi ha scelto di non pagare la tariffa.
Questa scelta che fu la causa delle mie dimissioni lo scorso anno, grazie alle quali si riuscì ad evitare questa ghigliottina sulla testa dei cittadini onesti, è stata riproposta ed accettata quest’anno, sommandone gli effetti nefasti all’aumento dei costi, che non si è fatto nulla per contenere.
Continuerò a profondere tutto il mio impegno per annullare, se e per quanto possibile, un Piano Economico Finanziario inaccettabile, che mette in ginocchio le utenze domestiche e strangola quelle commerciali, rendendone insostenibile il peso.
Non si può più continuare a governare contro i cittadini, se ci si assume l’impegno di governare si ha l’obbligo di cercare strategie che migliorino la vita dei cittadini o che la rendano quantomeno sostenibile, altrimenti si ha il dovere di farsi da parte.
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