I ragazzi del "Laporta" e del "Vallone" a scuola di sicurezza con la Polizia

Presso la Sala riunioni della Questura di Lecce in via O. Quarta, si è concluso, ieri, il IV corso di formazione per “Promotori della Cultura della Sicurezza Stradale”, organizzato dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti del quarto anno delle scuole secondarie di II grado. Il corso, formulato sulla formazione di un gruppo di studenti,  si è svolto tra febbraio e aprile, ed ha visto la partecipazione di 15 ragazzi provenienti dagli istituti “Don Tonino Bello” di Copertino, “A.Vallone” e “M.Laporta” di Galatina, “F.Capece” di Maglie, “G.Deledda” ”Ciardo-Pellegrino” e  “P.Siciliani” di Lecce, e “De Marco-Valzani” di S.Petro Vernotico (BR).
In un ciclo di 8 incontri pomeridiani della durata di tre ore ciascuno, i protagonisti hanno investito il loro sabato pomeriggio in una grande causa che li porterà ad una continua e spontanea condivisione, tra pari, di quanto vissuto, in un continuo e reciproco processo di crescita e valorizzazione, secondo il modello della Peer Education.
Al termine del percorso formativo, i ragazzi, affiancati da alcuni agenti di Polizia, hanno tenuto, nel proprio Istituto di provenienza, una conferenza di sensibilizzazione sul tema dello sviluppo della Cultura della sicurezza stradale e della prevenzione degli incidenti che, proprio tra gli adolescenti, falcia il maggior numero di vittime nei fine settimana.
La formazione si è avvalsa dei contenuti e dell’esperienza di Comunicazione al cittadino, del Progetto Icaro della Polizia di Stato, giunto quest’anno alla sedicesima edizione, che ha portato nelle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia, l’attività preventiva di informazione e sensibilizzazione ai temi della Sicurezza Stradale.
I ragazzi, partendo dai contenuti del progetto “Icaro” e collegandoli alle caratteristiche ed alle esperienze vissute nel contesto locale, sono  partecipi di un vasto bagaglio di esperienze professionali, tipiche del servizio di Polizia Stradale, dai rilievi di incidenti stradali, al servizio di controllo della circolazione, all’attività di comunicazione sulla Sicurezza Stradale.
L’attività formativa si è svolta mediante l’uso del metodo del Teen Coaching, facilitando un processo creativo teso a favorire la personale realizzazione del proprio “messaggio” in funzione di una maggiore incisività nell’interazione tra i ragazzi, e sviluppando l’auto-consapevolezza del ruolo di Peer Educator.
Il corso, ideato e tenuto dall’Assistente Capo Paolo Montefrancesco della Sezione Polizia Stradale di Lecce, è avvenuto grazie alla Dirigente Dr.ssa Lucia Tondo che ha creduto nelle peculiarità e nel lato innovativo del progetto, proponendolo al Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale per la Puglia, Andrea Spinello, e concretizzandolo con l’autorizzazione del Questore Pierluigi D’Angelo.

Con i Dirigenti degli Istituti scolastici interessati, si è instaurata una sinergica collaborazione che ha reso possibile, senza oneri di spesa, la realizzazione del progetto, rappresentante un profondo ed originale momento di incontro tra il mondo scolastico e le forze dell’ordine: dal 2013, si sono formati 57 Promotori che, in ben 30 conferenze, hanno incontrato circa 3800 coetanei, effettuando così una preziosissima opera di prevenzione.
L’attività svolta dai ragazzi/Promotori non si è esaurita con la conferenza scolastica, evolvendosi in collaborazioni con la Polizia Stradale in occasione di manifestazioni pubbliche sulla Sicurezza stradale e nella partecipazione attiva alla presentazione e formazione dei nuovi corsisti.
L’esperienza vissuta è stata un momento di conoscenza ed avvicinamento alla “divisa”, maturando una diversa consapevolezza del valore delle regole nel contesto sociale ed un momento di “crescita” personale, come più volte ribadito dai partecipanti a fine corso, e sintetizzato nelle parole di Gennaro Rugge e cioè che “è riduttivo chiamarlo un corso sulla sicurezza stradale”.
Quanto finora svolto, rappresenta un piccolo grande passo nello sviluppo della Cultura della sicurezza stradale fin dall’età scolastica, credendo sia necessario implementare in maniera sistematica e continuativa, un nuovo modello di trasmissione comunicativa dei valori di rispetto ed osservanza delle norme di convivenza (non solo legislative).
Il carattere di “necessità” si è tragicamente rivelato agli inizi di quest’anno, quando Gabriele Manni, uno dei partecipanti al I corso che più si era distinto ed impegnato nell’attività di prevenzione, è deceduto proprio in un incidente stradale.
Ed è nel ricordo di Gabriele che è maturato un ulteriore diverso approccio al mondo giovanile, lavorando maggiormente su concetti quali l’intelligenza emotiva (D. Goleman) e il senso di autoefficacia (A. Bandura), nella convinzione che, l’elevato numero di sinistri stradali tra gli adolescenti, sia frutto di una carente gestione emotiva piuttosto che di incapacità tecniche.
Con questo intento, i ragazzi si sono allenati all’acquisizione di una nuova consapevolezza nel saper riconoscere il proprio stato d’animo (frustrazione, ansia, eccitazione adrenalinica), saper ricondurlo ad una scelta di sicurezza e cura di sé (e degli altri) e,conseguentemente, nel saper agire comportamenti virtuosi di attenzione e autoregolazione delle emozioni che si vivono “sulla strada”.
La sala riunioni della Questura, da luogo di “incontro” si è quindi trasformata in palestra di vita: sotto lo stemma della Polizia di Stato che recita le parole “Sub Lege Libertas”, grazie ad “attrezzi” quali l’ascolto e l’assenza di giudizio, i ragazzi si sono esercitati nella continua ricerca di significati, senso e scopo, che sono poi le fondamenta della Felicità più solida, quella derivante da scelte personali in linea con valori socialmente riconosciuti ed Istituzionalmente tutelati.

Venerdì, 17 Giugno, 2016 - 00:04