I bambini del Polo 3 in difesa dei diritti dell'infanzia

La Scuola Primaria di via Spoleto - Istituto Comprensivo Polo 3 di Galatina – ha ricordato i diritti dell’infanzia, spesso negati anche nelle società cosiddette progredite, in una bellissima manifestazione colorata, avviata nei locali della scuola e poi snodatasi per le vie del centro fino in piazza Alighieri.
All’inizio dell’anno scolastico, nei giorni dedicati all’accoglienza, abbiamo mostrato ai nostri alunni la foto di una bambina del Nepal che scrive sul suo quadernetto di fogli, appoggiata a un muretto sporco, con la speranza di trovare le dieci rupie necessarie per pagare il maestro e guadagnarsi così un altro giorno di scuola, da raggiungere con le scarpe in mano, per non consumare le suole.
E’ stato un attimo! I nostri bambini hanno subito capito quale messaggio volessimo trasmettere, proprio in quei giorni in cui tornavano a scuola (ed è scontato farlo), con gli zainetti nuovi, gli astucci dei personaggi alla moda, l'odore dei quaderni fiammanti e i mille racconti di vacanze spensierate al mare, in campagna, con gli affetti più cari.
Dal quel giorno quella bimba è diventata una nuova compagna alla quale pensiamo spesso e a cui siamo grati perché ci ha fatto capire quanto siamo fortunati.
E’ stato l’inizio delle nostre riflessioni sui diritti dei bambini, tema che ci accompagnerà per l’intero anno scolastico e che il 26 novembre 2016 si è riempito di significati con la manifestazione che gli alunni delle classi quarte e quinte della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Polo 3 di Galatina hanno tenuto, per ricordare la “Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.

Alle ore 9,30 nell’atrio della Scuola Primaria, alunni e Docenti hanno dato il via alla manifestazione intonando l'inno "La marcia dei dirittialla presenza del Dirigente Scolastico Rosanna Lagna, dei luogotenenti dei Carabinieri Riccardo MusardoMaurizio Scalese, Comandanti rispettivamente della Stazione di Galatina e Neviano, dei  genitori  e cittadini che hanno assistito con piacere alle varie performances.
Il Dirigente Scolastico ha salutato i bambini e tutti i presenti e ha sottolineato che, a distanza di 27 anni dalla firma della "Convenzione dei diritti per l'infanzia" del 1989, vale la pena sempre  ribadire quali siano i diritti dei bambini e riflettere sul ruolo della scuola che educa al rispetto della dignità altrui e alla tolleranza reciproca. Il riconoscimento dei diritti dell'infanzia è stata una grande conquista, ma sottolinearne il valore non è mai troppo, perchè oggi, purtroppo,  spesso questi diritti appaiono negati anche nelle società considerate più progredite.   

E’ stata  poi  la volta delle riflessioni e delle poesie appositamente composte dagli alunni stessi, di altri canti, di cui uno in inglese, e di un flash mob sulle note della canzone Freedom. Subito dopo, in palestra il maresciallo Scalese  ha presentato ai ragazzi delle slide su come difendersi e combattere il fenomeno del bullismo che di recente si è molto acuito ed è sempre più dilagante tra i ragazzi.
E’ fondamentale, ha detto il Sottufficiale dell'Arma, affrontare la tematica affinché possa nascere e consolidarsi da subito nel tessuto urbano culturale/educativo la consapevolezza di non stigmatizzare il bullo ma i suoi comportamenti, cercando di sviluppare nella vittima di quest’ultimo l’importanza di imparare ad affrontare i prepotenti, tecnica di sopravvivenza che se appresa permetterà all’individuo un vivere migliore e aumenterà la consapevolezza della responsabilità civile del “gruppo spettatore”  come terzo fattore che influenza e determina il bullismo.
Il fronte comune tra vari Enti e ruoli può senza dubbio arginare il fenomeno e aiutare sia i soggetti che subiscono azioni di bullismo, sia i loro coetanei che si comportano da bulli.
Al termine di questo interessante e coinvolgente momento i bambini hanno sfilato in corteo con tutta la loro tenerezza, la loro forza, la curiosità e la speranza che li contraddistingue.
Un solo grido è risuonato in paese, in una mattina di fine novembre che nulla ha avuto di autunnale se non il grigiore del cielo. E’ stato il grido dei bambini che con le loro voci pulite hanno urlato agli adulti la loro voglia di parlare in nome di chi una voce non ce l’ha.
Le bandierine colorate, i disegni variopinti, gli striscioni e i palloncini si sono contrapposti all’oscurità che avvolge l’esistenza di tanti piccoli violati quotidianamente. Le rime, le canzoni, le parole dei bambini sono state come dei boati, a squarciare il silenzio e l’indifferenza. L’immediata capacità, che solo i bambini hanno, di comunicare, di raccontare, di ridere con gli occhi, ha magicamente reso presenti quei bambini “invisibili” che ancora oggi vivono in povertà, nelle zone di guerra, schiavizzati, umiliati, utilizzati come soldati, maltrattati, denutriti o abusati, privati dei diritti fondamentali, senza protezione dalla brutalità e dal dolore.

Malala Yousafzai, la ragazza afgana di sedici anni che i talebani hanno cercato di uccidere mentre andava a scuola, ha detto: ”Abbiamo capito l’importanza delle penne e dei libri quando abbiamo visto le armi. Alzeremo la voce per i nostri diritti e la nostra voce porterà al cambiamento! Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo!”

Convinti che il compito importante di prendere per mano i nostri ragazzi e guidarli in questa presa di coscienza, con l’arma della conoscenza  rappresenti uno dei momenti fondamentali del nostro lavoro, ringraziamo il nostro Dirigente Scolastico Rosanna Lagna, che ha fortemente creduto in questo progetto, il Dott. Maurizio Scalese, il Dott. Riccardo Musardo, la Polizia Municipale, i genitori e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa indimenticabile manifestazione.
Un GRANDE GRAZIE, lo vogliamo dire, però, ai nostri alunni che, come sempre, hanno dato prova di grande sensibilità, entusiasmo e attenzione per le tematiche sociali.

Le insegnanti della Scuola Primaria Polo 3

Lunedì, 28 Novembre, 2016 - 00:06

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