"Ho solo applicato il Regolamento"
In merito alle dichiarazioni, pubblicate sulla stampa e sui giornali on line, del consigliere comunale Giampiero De Pascalis che ha accusato l’attuale maggioranza di condotta anti-democratica e anche me di aver gestito in maniera scorretta l’ultimo consiglio comunale, ci tengo a fare alcune precisazioni.
Innanzitutto, ritengo utile rigettare al mittente le accuse di essere stato, come Presidente del Consiglio, “sollecitato” dal sindaco a far tacere il pubblico, perché ognuno di noi ha la propria autonomia e svolge il proprio ruolo in maniera indipendente e secondo la propria mentalità, pur ragionando in un’ottica di unità e coesione della maggioranza.
Ritengo, inoltre, di poter affermare con assoluta certezza di aver svolto il mio ruolo, nell’ultima, così come nelle precedenti sedute, seguendo scrupolosamente i dettami del regolamento, a cui tutti dobbiamo attenerci, senza eccezioni. Nello specifico, è utile ricordare l’articolo 36, che disciplina le Adunanze Aperte, come quella tenutasi il 26 luglio.
L’articolo, disciplinando le modalità d'intervento, recita che a questo tipo di adunanze possono intervenire, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, anche le “associazioni politiche, sindacali, scolastiche e sociali” che quindi hanno anche diritto di parola. L’intervento del segretario cittadino del PD, pertanto, è da ritenersi esattamente in questa ottica e avergli concesso la parola non è stato un inciucio politico, un’alleanza, un accordo, ma un atto dovuto in perfetta linea con il sopra citato regolamento che tutti dovremmo seguire.
Il mio ruolo mi impediva, pertanto, di poter concedere la parola a chiunque nel pubblico, senza che rappresentasse un’associazione tra quelle previste dallo statuto.
Questo Consiglio Comunale è nato proprio con l’intento di dare voce a tutti e l’accusa di aver censurato qualcuno non può essere accettata proprio per questo motivo. Pertanto, senza entrare nel merito della questione "ospedale", tanto caro a tutti i galatinesi, perché non è questa la sede ed il modo, a mio parere, di affrontare l'argomento, anche perché lo stiamo già affrontando con tutte le nostre forze nei luoghi opportuni, concludo sottolineando come il lavoro da me svolto, fino a questo momento, è stato nell’ottica dell’imparzialità, della correttezza e del rispetto per la maggioranza, per la minoranza e per l’Istituzione stessa che rappresento.
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