"Ho sempre vissuto onestamente del mio lavoro e sono pronta a tutelare il mio onore in ogni sede". Roberta Forte a muso duro contro i due consiglieri Udc

Roberta Forte replica duramente alle accuse lanciatele da Lilli Villani e da Giancarlo Coluccia. "Questa campagna diffamatoria contro di me -scrive Roberta Forte- orchestrata strumentalmente da chi povero di argomentazioni politiche si arrampica maldestramente sul dileggio personale, è sintomatica del basso livello politico della precedente amministrazione Coluccia, passata alla storia per non aver fatto assolutamente nulla per Galatina, se non averle regalato due anni di stasi ed immobilismo".
"Mi riservo di valutare in ogni sede opportuna -avverte il vicesindaco- le modalità per difendere la mia onestà e la mia dignità professionale e personale da attacchi infamanti e assolutamente infondati. Le cause tassative di incompatibilità rispetto al mio ruolo di assessore sono dettagliatamente elencate nell'art. 63, comma 1, del decreto legislativo 267/2000, e non prevedono assolutamente il caso di chi esercita onestamente la propria professione di avvocato per un proprio cliente privato contro una società partecipata dal Comune.
Non ho assolutamente e mai approfittato della mia posizione di assessore nella mia professione e meno che mai nella causa in questione, né per determinarne l'esito, infatti, il giudizio non si è concluso con una transazione, ma ho aspettato e rispettato la sentenza di un Giudice neutrale che ha accolto il mio ricorso condannando la CSA al pagamento delle spese processuali dallo stesso liquidate, né per determinarne la volontà di non impugnare la sentenza, contro la quale, infatti, la CSA ha già proposto appello, , come (...) sostenuto da chi dovrebbe vergognarsi di parlare solo per infamare le altrui professionalità, per utilizzare a mio vantaggio documenti della società contro la stessa, invero nel rito del lavoro tutti i documenti possono essere prodotti in giudizio solo al suo inizio, quando, cioè, non ero ancora assessore, essendo successivamente preclusa ogni ulteriore possibilità di avvalersi di ulteriori documenti".
"D'altrocanto un'assurda eccezione di incompatibilità, sollevata dalla difesa della CSA -informa la segretaria provinciale di Rifondazione comunista- non appena io fui nominata assessore, è stata disattesa dal Giudice che l'ha giudicata infondata ed inesistente, disponendo la prosecuzione del Giudizio. Mi chiedo, inoltre, come si possa fare il Consigliere comunale non sapendo distinguere tra una società partecipata, sostenendo che la CSA lo sia, come fanno i due consiglieri UDC, e una società per azioni privata, quale è realmente la CSA, in cui una quota, sebbene maggioritaria, sia detenuta dal Comune, e che pertanto non solo non soggiace alle norme di diritto pubblico, ma è soggetto autonomo ed indipendente dall'Ente Comunale".
"Ora pur capendo che rappresento il principale problema politico per UDC e partito Socialista di Galatina -conclude l'assessore Forte-  e questo di per sé, è per me motivo di merito, non posso tollerare la diffamazione personale, professionale e politica, che del tutto infondatamente, questi figuri stanno perpetuando a mio danno. Vivo onestamente del mio lavoro, che continuo ad esercitare con tutte le difficoltà derivanti dal grande impegno politico, di cui mai ed in nessun modo ho tratto vantaggio per la mia professione e sfido chiunque a dimostrare con i fatti e non a parole inconcludenti e false il contrario".

Mercoledì, 1 Maggio, 2013 - 00:08