"Ha rischiato di morire dissanguato". L'autista dell'INBA salvato dai sanitari della 'Rete traumatologica salentina'

“L’intervento su Vincenzo Rizzo, l’autista 47enne di Galatina che, il 26 agosto scorso, è rimasto schiacciato in un incidente sul lavoro nello stabilimento Colacem ha avuto del «miracoloso»”. Lo afferma il Comitato Mano Amica che, nell’ambito di un’inchiesta sulla “Rete Traumatologica Salentina" racconta che “Il lavoratore del cementificio ha rischiato di morire dissanguato per aver perso circa 3 litri di sangue. Adesso sta abbastanza bene; la fase critica sembra essere ormai alle spalle. I chirurghi plastici stanno lavorando di rifinitura alla ricostruzione del bacino e di una gamba, maciullati probabilmente dalla ruota del carrello elevatore.
Il giovane autista accenderà sicuramente un cero a Sant’Oronzo, ma deve ringraziare soprattutto l’efficienza e la tempestività della “Rete”.
A fare il «miracolo di stagione» sono stati Giuseppe Rollo, primario di Ortopedia, e Giuseppe Pulito, primario della Rianimazione del Fazzi e tutto lo staff che costituisce la «squadra d’assalto» (come ama definirla lo stesso Rollo, con riferimento agli interventi immediati, sincronizzati e altamente professionali)”.
Il “Vito Fazzi” di Lecce è l’ospedale che ricovera più traumi in tutta la Puglia. Stando ai dati forniti dalla Regione, nel solo mese di luglio la “Rete traumatologica salentina”, coordinata Rollo,  ha effettuato circa 120 interventi legati soprattutto agli incidenti stradali e all’attività turistico-balneare (tuffi, cadute sugli scogli, fratture esposte).
In questo periodo cruciale nelle sale operatorie è vietato l’accesso agli interventi programmati: si effettuano soltanto emergenze ed urgenze. Se continua questo trend (4 interventi operatori di traumatologia al giorno), si sfonda il record dei 1500 interventi di traumatologia all’anno.
La squadra ha lavorato intensamente in tutta l’estate nelle sale operatorie, dove la frenetica attività di anestesisti, chirurghi plastici, radiologi e ortopedici ha garantito interventi in giornata e spesso risolutori.
Tornando all’autista di Galatina, oltre alla professionalità dell’equipe, a salvargli la vita, è stata l’immediatezza dell’intervento, resa possibile dalla mission che si è data la “Rete traumatologica” e dall’intesa con la Rianimazione.
“In questo –affermano al Comitato- è stato lungimirante soprattutto il direttore sanitario della Asl, Ottavio Narracci, che alla Rianimazione del Fazzi ha assegnato due nuovi anestesisti, dedicati solo alla traumatologia”.

Venerdì, 29 Agosto, 2014 - 00:06