"Grazie soprattutto ai tanti pazienti che in tutti questi anni hanno avuto fiducia nella mia persona"
Dopo 41 anni di ininterrotto servizio presso l’Ospedale di Galatina, il 31 marzo scorso, Alessandro Zecca ha lasciato il suo posto di Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna. Era entrato al “Santa Caterina Novella” quando a dirigerlo c’era la signorina Palmina De Maria e, da allora, è stato sempre il primo ad arrivare al mattino presto e l’ultimo a lasciare il reparto a sera inoltrata.
Dal 2001 aveva assunto il ruolo di Primario che ha svolto sempre con grande professionalità, instancabile impegno e proverbiale umanità. A quasi 69 anni di età, va in pensione (sostituito, come facente funzione, da Massimo Graziuso) “ma per me –dice- non è un traguardo”.
Il 27 marzo ha scritto una “Lettera di saluto”: “In questi giorni, dopo oltre 40 anni, finisce il mio lavoro nell’U.O.C. di Medicina del P.O. di Galatina e, nel profondo dell’animo, mi lievitano tanti sentimenti, sensazioni confuse e, soprattutto l’esigenza di salutare e ringraziare tutti gli interlocutori di questo lungo cammino.
Un cordiale saluto e ringraziamento ai vari Direttori Generali, Sanitari ed Amministrativi della ASL LE che si sono succeduti nel tempo, al Direttore Medico al Dirigente Amministrativo del P. O. e ai loro predecessori), con i quali, negli anni, ho collaborato con armonia e accordo e , a volte, confrontato con fermezza; le divergenze di opinioni sono state per me, sempre, stimolo per un maggiore impegno.
Grazie ai loro collaboratori e agli addetti ai servizi per l’attenzione rivolta alla varie esigenze dell’U. O. da me diretta.
Grazie ai Direttori e ai Colleghi del P.O. “S. Caterina Novella” e di altri Presidi (e ai loro collaboratori) che hanno creduto in me e nelle mie capacità, per la loro disponibilità ad un confronto costruttivo; collaborazioni stimolanti, che mi hanno permesso di crescere sotto il profilo umano e professionale.
Grazie a voi tutti miei collaboratori (Medici. Caposala, infermieri, OSS, Ausiliari ed AVO) per il sostegno morale e professionale con cui mi avete gratificato in questi anni; la vostra amicizia, il vostro affetto, la vostra stima (e a volte anche le contrapposizioni) l’affettuosa vicinanza nel periodo più difficile e drammatico della mia vita personale e familiare, mi hanno commosso e reso più forte nelle avversità.
Vi lascio con un sentimento di orgoglio per aver avuto l’opportunità e l’onore di aver rappresentato la Medicina Interna di Galatina e l'Azienda in alcune occasioni, con un ringraziamento sincero per il rapporto
che insieme siamo riusciti a costruire in questi anni, caratterizzati, anche nella nostra U.O., da situazioni di estrema sofferenza, che abbiamo affrontato con grande senso di responsabilità, superando anche momenti di conflittualità, e conquistando ogni giorno piccoli traguardi.
Grazie anche a voi, compagni di viaggio in questo straordinario percorso professionale e di vita, per avermi fatto diventare quello che sono.
Grazie soprattutto ai tanti pazienti che in tutti questi anni hanno avuto fiducia nella mia persona e con i quali ho condiviso problematiche professionali non disgiunte da profondi sentimenti di umanità, che
hanno arricchito, migliorandolo, il mio essere medico.
Ai Colleghi, in particolar modo ai più giovani e a quelli in via di formazione, affido la riflessione su alcuni versi di Martin Luther King, come un invito ed un modello per sviluppare tutte le proprie potenzialità, nel lavoro e nella vita:
“Se non potete essere un pino sulla vetta del monte siate un cespuglio nella valle, ma siate il miglior
piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello.
Siate un cespuglio se non potete essere un albero.
Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.
Se non potete essere il sole, siate una stella.
Non con la mole vincete o fallite.
Siate dunque il meglio di qualunque cosa siate.”
Auguri a voi che restate. A qualcuno mancherà la mia presenza come a me mancherà la presenza di tutti voi.
Con la stima e l’affetto di sempre.
dott. Alessandro Zecca
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