"Gli incivili sono contro la pace"

Il Sindaco Marcello Amante, nel suo primo discorso per la Giornata delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale

“Davanti alla Festa del 4 novembre, passano in sottordine le divisioni e prevale l’unità per il bene di tutti. Maggioranza e minoranza sono insieme perché mirano ad unico fine, quello di amministrare la meglio la Città. Celebriamo, dunque, l’unità senza pensare alle piccole ‘patrie’ che vanno nascendo anche nella nostra comunità. Conserviamo il nostro essere locali ma rimaniamo aperti al mondo ed accogliamo con amore anche coloro che si affacciano sulle nostre coste”.
Don Aldo Santoro, parroco della Chiesa Madre, accoglie con una calorosa stretta di mano Marcello Amante, Sindaco di Galatina, tutti i componenti della sua Giunta e i consiglieri comunali. Attraverso loro saluta tutti i rappresentanti delle Forze Armate, Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani, Protezione Civile, Associazioni Combattenti e studenti delle scuole galatinesi di ogni ordine e grado che, dopo aver dato vita al lungo corteo, aperto dal Concerto bandistico di Aradeo, si sono ritrovati davanti all’altare maggiore della Matrice per partecipare alla Messa di preghiera per i defunti di tutte le guerre.
La testimonianza di Antonio Mangia, galatinese di novantasei anni, prigioniero in Germania durante il secondo conflitto mondiale, fa commuovere tutti. “Solo chi ha provato sulla propria pelle le privazioni e i dolori di quei giorni può comprendere che cosa sia la sofferenza” -dice, in sostanza, Antonio mentre offre, con voce rotta, all’assemblea i suoi dolorosi ricordi, prima del rito religioso.
Piazza San Pietro invasa dal sole accoglie il corteo che riprende per raggiungere, in Corso Re d’Italia la targa “Atene e Roma”. Qui gli studenti del Liceo Classico depongono, insieme al Sindaco, una corona di fiori.
Il rito si ripete davanti al Monumento ai Caduti in Piazza Alighieri. La cerimonia dell’alzabandiera è accompagnata dalle note dell’Inno di Mameli suonato dalla piccola orchestra dei ragazzi del Primo Circolo.
Segue la lettura dei nomi di tutti i galatinesi vittime delle guerre. Ad ogni nome, come fosse una litania laica, tutti rispondono “presente”. Gli studenti galatinesi, con grande emozione, leggono i loro pensieri sulla giornata del 4 novembre e sono altrettanti inni alla pace ed alla libertà.
“Le nostre Forze Armate oggi sono al servizio della pace -dice il Sindaco nel suo discorso, a conclusione della lunga ma intensa manifestazione-  Ciò che tengo a sottolineare in questa sede, però, è che la pace è una responsabilità di tutti noi, non solo delle Forze Armate. "La saggezza di fare la pace nelle piccole cose di ogni giorno ma puntando all'orizzonte di tutta l'umanità con lo stile dell'artigiano" è l'invito ed il pensiero di Papa Francesco.
Mi rammarica la consapevolezza che, ogni giorno di più, si diffonde la convinzione che l’atto illegale sia sinonimo di scaltrezza, di abilità, di astuzia. Chiunque riesca a compiere un atto illegale, dal gesto più innocuo a quello più eclatante, e magari a rimanere impunito, viene spesso visto quasi come qualcuno da ammirare ed imitare. Lui ce l’ha fatta, ha eluso la legge, è diventato legge egli stesso senza alcuna conseguenza.
Chi pensa questo non si rende conto che i furbi, gli astuti, o come preferisco chiamarli io, “gli incivili” non fanno altro che offendere coloro che invece si rendono conto che le regole vanno rispettate, non perché imposte dall’alto, non per puro spirito di sudditanza ma piuttosto perché è palese che esse siano la condizione necessaria e imprescindibile per una convivenza civile e pacifica, fondata sui valori dell’uguaglianza e della correttezza”.

 

Lunedì, 6 Novembre, 2017 - 00:07

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