"Gli Amministratori sono lontani dai problemi di Galatina"
Gentile Direttore, giorni fa guardavo un documentario alla tv sulla politica che ha "governato" il paese negli ultimi trenta anni e pensavo a quanto la politica di oggi (anche e soprattutto locale) è lontana dai cittadini, forse un pò troppo addormentata rispetto ad altri comuni ben più dinamici e autorevoli rispetto al nostro. Sulla lontanza mi riferisco al silenzio assoluto degli amministratori alle domande, a mio avviso sacrosante, avanzate tempo fa da due giovani disoccupate sulla sede IAT e sul corso di compostaggio e ai tanti problemi irrisolti di questa città.
Come madre di due ragazzi anch'io, a dire il vero, aspettavo le risposte dell'amministrazione, risposte che ahimè non sono mai arrivate. Questa "lontananza" dai problemi quotidiani dei cittadini si concretizza anche con la Pupa senza l'acqua durante la stagione alta (si sottovaluta l'impatto per gli operatori turistici che tra mille sacrifici e mille tasse da pagare portano avanti strutture alberghiere, ristoranti, attività di informazione turistica e b&b per vedersi poi "oscurare" le fatiche dalla trascuratezza per il "bello della città") e gli ormai famosi rifiuti di piazzetta Galluccio, che fanno bella mostra di sè ai turisti e forse saranno presentati alla prossima BIT di Milano e premiati per la "grande capacità di gestire il territorio".
Senza parlare poi dei rifiuti lasciati sul sagrato della Chiesa Madre, le scritte nel centro storico della città e il perdere continuo di autorevolezza rispetto ad altre città certamente più piccole ma in grado di esprimere esponenti politici di diverso profilo e peso politico, capaci di risolvere i problemi.
I nostri amministratori forse non si rendono conto della lentezza che Galatina ha rispetto ad altri comuni. Una lentezza che va all'indietro, e non in avanti: la perdita della fiera, storica, e del tribunale e della sede Enel, solo per citarne alcuni, rappresentano la giusta condanna di una politica strana, poco concreta e che si esalta per una festa in piazza.
Iniziamo a guardare le cose dal lato corretto, iniziamo a vedere la politica al fianco del cittadino, quella che da risposte ai problemi, ed iniziamo a domandarci (e qualcuno a rispondere) se ha davvero senso continuare da un lato ad aumentare le tasse e dall'altro ad assegnare denaro alle associazioni di volontariato. Iniziamo a scoprire il vero senso del volontariato, iniziamo a gestire la cosa pubblica considerando che siamo in crisi e che non possiamo permetterci di spendere soldi per feste e concerti, iniziamo ad avvicinarci ai problemi dei giovani per discuterli e risolverli e non per fare la solita propaganda politica alla ricerca disperata di qualche voto in più e solo per poter dire "io l'avevo detto, anche fotografato, ma nessuno ha fatto qualcosa".
La crisi porta gli esercizi commerciali a chiudere, i padri di famiglia a passare notti insonne a causa del lavoro andato perduto, il nucleo familiare ad essere indebolito dalle pressioni dovute all'assenza di un lavoro e i giovani a vedere con pessimismo la politica. A meno che non si ha il "santo in paradiso" capace di risolvere temporaneamente il problema. Il volontariato va fatto gratuitamente, perchè si sente di farlo, altrimenti non è più volontariato. Ed iniziamo a vedere il volontariato vero, concreto, quello di una volta, quello che va in aiuto alle persone in difficoltà attraverso la raccolta e distribuzione di beni di prima necessità (Galatina è sprovvista dei raccoglitori di abiti usati!!!), alla cura del verde pubblico soprattutto in alcune zone della città (piazza Stazione può essere un inizio), alla vigilanza davanti alle scuole (ora riapriranno le scuole e si ripresenterà il problema della vigilanza all'uscita soprattutto nei pomeriggi), alla cura dei cani nelle strutture (impegnandosi nella ricerca di un nuovo "amico" che li accudisca), a restituire il centro storico (ormai invaso dai rifiuti e manca la raccolta dell'olio usato!!!) ai cittadini, al rispetto delle regole stradali e ad altre iniziative che davvero sono utili alle famiglie e non comportano spese da giustificare con "i rimborsi".
Lasciamo tutte le altre iniziative a persone preparate, che investono del denaro, che operano con professionalità nei vari settori, che pagano tasse di ogni tipo, che garantiscono qualità all'iniziativa, senza cercare "i numeri del giorno dopo" e senza cercare la massa, perchè il successo di una manifestazione non passa per i numeri ma per la qualità della manifestazione stessa.
Non vorrei sembrare riduttiva, ma la società di oggi ha bisogno di tornare ai vecchi principi, che spingevano le associazioni a creare iniziative per raccogliere fondi per sostenere le loro attività senza rivolgersi agli amministratori e al denaro pubblico, quando le persone erano capaci di riunire le famiglie intorno al sano e divertente gioco della tombola, quando si trascorreva un pò di tempo con i propri figli e quando la politica rispondeva ai cittadini perchè era tra i cittadini.
Bisognerebbe tornare al vero senso della politica, vicina ai cittadini e fatta per i cittadini: un piano colore o un piano arredo urbano è obbligatorio per un comune come il nostro.
Non mi aspetto una risposta, caro direttore, spero solo nel buon senso di chi guida la città perchè dia una svolta a questa triste deriva "sociale" e perchè dia un accelerata ad una città che si è addormentata troppo presto mentre gli altri corrono troppo veloci.
Nardò ha avuto il coraggio di azzerare tutto e ripartire da zero, a Galatina il nostro Sindaco avrà il coraggio di una scelta obbligata? Coraggio che è mancato a Rifondazione comunista, da sempre contraria al megaparco e che invece, per non so quale motivo che quantomeno dovrebbe spiegare ai propri elettori, ha votato a favore.
"Pagare tutti e pagare meno" era l'impegno preso con il programma elettorale (consultabile da tutti su internet e protocollato al Comune di Galatina il 3 aprile 2012), ma dagli articoli degli ultimi giorni (aumenti del 317%) pare non sia stato proprio così. Politica lontana dai cittadini? Forse è davvero così. Direttore, La saluto.
Gentile Laretta, condivido tutto ciò che Ella ha scritto. Mi consenta solo di ricordare che Andrea Coccioli, assessore alle politiche giovanili, una risposta l'ha data. Tacciono, invece, tutti gli altri (opposizione compresa). Comincia a farsi strada in molti l'idea che Assessori, Consiglieri comunali e Segretari di partito non abbiano veramente nulla da dire.
"Tutti i giorni sono presente e impegnata a risolvere i problemi di chi bussa alla porta dei Servizi Sociali" -mi ha detto un giorno Daniela Vantaggiato. Gliene diamo volentieri atto. E gli altri suoi colleghi? E il Sindaco? Possibile che nessuno trovi mai una mezzora per dare qualche risposta a chi vorrebbe capire e continuare a sperare? Ricambio il Suo saluto. (d.v.)
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