Giorno dell'Unità nazionale e Festa delle Forze armate

Consegnato ad Andrea Ciarfera l'encomio solenne della Città di Galatina

“Sono molto onorato per l’encomio solenne ricevuto dalla mia Città ma voglio dire che il mio non è stato un episodio isolato, individuale. È quello che i miei colleghi fanno tutti i giorni in giro per tutt’Italia. Questo encomio non lo vedo come personale ma lo voglio condividere con tutti coloro che, ogni giorno, lavorano per la sicurezza dei cittadini”. Andrea Ciarfera, collemetese, agente della Polizia di Stato, ha appena ricevuto dal Sindaco un encomio solenne per aver salvato, il 14 ottobre 2014,  una donna dalla furia delle acque durante l’alluvione che stava devastando Genova. Il suo ringraziamento, non previsto dal cerimoniale, ha attualizzato la celebrazione del ‘Giorno dell’Unità Nazionale Festa delle Forze Armate”,  tenutasi ieri, con particolare solennità anche a Galatina.
La lettura dei nomi dei caduti nel 1915 serve  a dare tutti l’idea del contributo di sangue che la Città ha dato per il raggiungimento dell’Unità nazionale.
“Siamo vicini a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò ancora prigionieri in India”.  Cosimo Montagna, nel suo discorso, mette più volte da parte il testo scritto e lo fa già all’inizio salutando gli studenti e plaudendo ad uno striscione che cita ‘La guerra di Piero’, la canzone di Fabrizio De Andrè che dal 1969 infiamma i cuori di tutti i pacifisti. “È proprio quello lo spirito con il quale celebriamo questa giornata!” “La pace in Italia e nel mondo non può prescindere dall’impegno delle Forze armate di cui le nuove generazioni devono comprendere l’importanza ed il valore” – aggiunge. “Sono convinto –conclude- che in ognuno di noi, in ogni cittadino di Galatina, esista un forte sentimento di Patria pronto ad accogliere i valori della lealtà, della giustizia e della vera pace”.
Prima di giungere davanti al Monumento al Milite Ignoto il corteo con i ragazzi delle scuole, le associazioni d’arma con i rispettivi labari, la Società Operaia, con bandiera sociale, la Protezione Civile e le  rappresentanze di Polizia di Stato, Carabinieri e personale dell’Aeroporto ‘Fortunato Cesari’, era partito da Palazzo Orsini e si era fermato  in Chiesa Madre per la celebrazione della Messa.
Davanti alla lapide ‘Atene e Roma’ i ragazzi del Liceo Classico ‘Pietro Colonna’ avevano poi deposto una corona d’alloro ed Emanuele Guido aveva pronunciato un breve ma denso discorso che pubblichiamo di seguito.
“La Madre ha allargato le sue braccia per accogliervi” –aveva detto monsignor Aldo Santoro, parroco della Chiesa Madre, nella sua omelia tutta incentrata sul concetto di unità ed amore reciproco nella fede. “Durante la recita del Padre Nostro i bambini si sono presi tutti per mano e si sono sentiti uniti in un solo abbraccio, una sola famiglia. Ecco così dobbiamo essere tutti noi” – aveva sottolineato salutando i presenti alla fine del rito religioso.

Lunedì, 9 Novembre, 2015 - 00:07

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