'Galatone ...in pizzica', "la taranta è arrivata da noi prima che a Melpignano"

Oggi nella citta de 'il Galateo' un'interessante iniziativa culturale e musicale nei luoghi in cui viveva un famoso tarantolato studiato da De Martino

"La Taranta e la Pizzica sono esistite a Galatone molti anni prima di Melpignano e della sua famosa Notte. Poi se ne persero le tracce -scrive Livio Nisi, Sindaco di Galatone- Già nel 1511 l’insigne umanista pugliese Antonio De Ferrariis, detto il Galateo perché di Galatone, scriveva: "La natura fece nascere qui una specie di ragno pericolosissima, gli effetti del cui veleno possono essere inibiti dal suono dei flauti e dei tamburelli: non lo avrei ritenuto possibile, se non l'avessi visto di persona moltissime volte" (“DE SITU JAPIGIAE”).
Successivamente - 13 Agosto 1954 - proprio a Galatone venne effettuata la prima registrazione sonora di pizzica dal famoso etnomusicologo americano Alan Lomax e dal collega italiano Diego Carpitella. Un brano tradizionale che da allora è divenuto noto nel mondo come PIZZICA DI GALATONE.
Pochi anni dopo (26 Giugno 1959) l’antropologo Ernesto De Martino studiò il caso di tarantismo in “Aurelio S.” (LA TERRA DEL RIMORSO, ETNOGRAFIA DEL TARANTISMO PUGLIESE), un fruttivendolo (25 anni) di Galatone, la cui rilevanza storica è scolpita nella cappella di San Paolo a Galatina, oltre ad essere narrata nel film SAN PAOLO E LA TARANTOLA di Edoardo Winspeare e nel libro IO AL SANTO CI CREDO del famoso violinista delle tarante Luigi Stifani di Nardò.
Grazie all’affascinante voce di Checco Solazzo (narratore de I FIORI DI MILLE E UNA NOTTE di P. P. Pasolini), all’emozionante ritorno del violino di Stifani (nei pressi dove abitava e ballava allora il tarantato galateo) suonato dal maestro Ruggiero Inchingolo, alle suggestive coreografie dell’Associazione Sportiva Punto Danza e alla testimonianza diretta di una protagonista dell’epoca – l’84enne tamburellista galatea Albina Gira – verrà rievocata la storia della Taranta a Galatone.
Impreziosiranno la serata l’unicità di un abito ispirato ai tentacoli della Taranta confezionato dagli stilisti floreali dell’Associazione galatea Caledda, i suoni de I Mandatari, il concerto dei Fonarà e
i sapori dei prodotti tipici.
Non è il solito evento di pizzica. Non solo per il ricordo di due primati storici: il primo scritto sul tarantolismo (non la musicoterapia o altre vicende analoghe) pugliese e la prima registrazione in
provincia di lecce di pizzica, quanto e soprattutto per l'esistenza in vita di una suonatrice dell'epoca della spedizione di De Martino 1959.  Non incontrò De Martino, ma suonò per il tarantato studiato approfonditamente da De Martino.
Infine la suggestione del ritorno materiale del violino di Stifani sul luogo del delitto, ovvero a pochi metri dove suonò nel 1958, cioè 55 anni fa".

Martedì, 13 Agosto, 2013 - 00:04