Galatinese evade dai domiciliari per 'punire' un presunto rivale, arrestato e trasferito in carcere
Era agli arresti domiciliari ma A. V., 25 anni, galatinese già noto alle Forze dell'ordine, ha pensato bene di evadere per “dare una lezione” ad un suo presunto "rivale in amore" che avrebbe avuto particolari attenzioni verso la sua compagna. Lo avrebbe subito cercato nella sua abitazione e, non avendolo trovato, se la sarebbe presa, a quanto avrebbero accertato gli uomini del Commissariato della Polizia di Sato di Galatina, con i suoi famigliari.
In dieci minuti ed in due aggressioni diverse, fra le 0:30 e le 0:40 del 28 febbraio scorso, avrebbe procurato, con una mazza da baseball, “lesioni dolose” a tre persone pur di farsi dire da loro dove fosse l’uomo che cercava.
Il caso ha voluto che, nel trasferimento dal luogo della prima aggressione a quello della seconda, A. V. incrociasse l’auto del presunto molestatore della compagna. Sarebbe così cominciato un inseguimento ad alta velocità nel centro abitato di Galatina conclusosi, probabilmente, in maniera violenta. Quando, infatti, intorno alle ore 2:30 gli agenti di P.S., diretti dal vicequestore aggiunto Giovanni Bono, lo hanno raggiunto a casa, dove prima era risultato assente, hanno scoperto che aveva le mani ferite e la tuta sporca di sangue. Un altro indizio che aveva guidato i poliziotti era stata l’auto dell’evaso parcheggiata nei pressi della sua abitazione con il motore ancora caldo.
Davanti all’evidenza A. V. avrebbe consegnato il bastone da baseball agli agenti dichiarando di non averne bisogno. Il magistrato di turno, appresi i fatti, ne ha ordinato il trasferimento presso la casa circondariale di Lecce.
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