"A Galatina in un anno centinaia di abusi edilizi"

Il premio dell'Osservatorio Tecnico Galatinese a Danilo Lupo diventa un'occasione di denuncia e confronto. Il Sindaco annuncia che non si ricandiderà

“A Galatina il livello di illegalità in edilizia è  divenuto tale che si edifica disinvoltamente in sopraelevazione anche nel centro storico ove,ovviamente, vige il divieto assoluto. Mancano i controlli”. L’occasione per squarciare il velo di troppi silenzi era troppo ghiotta perché Dante De Ronzi, fra gli animatori dell’Osservatorio tecnico galatinese, se la lasciasse sfuggire. La presenza, ieri, di Danilo Lupo nella sala Toma di Palazzo Baldi e lo stesso premio a lui assegnato con votazione on-line ruotavano intorno alla parola ‘legalità’, e l’ingegnere, in una breve ma puntuale relazione introduttiva, ha lanciato tutti i suoi strali.
“D'altronde la  relazione dei vigili urbani –ha sottolineato- esposta in occasione di San Sebastiano, il 20 gennaio scorso,  riporta un solo caso di abuso edilizio in tutta l'attività 2014. Obiettivamente un po’ modesta come attività di contrasto considerato che, su un patrimonio edilizio di oltre 20000 unità  abitative, si stimano a centinaia gli abusi edilizi in un anno. ("Si tratta dell'unico di tipo penale", precisa Antonio Orefice, comandante della Polizia Locale seduto in prima fila). La verità è  una sola e bisogna avere il coraggio e l'onestà  di ammetterlo. Sono almeno trenta anni di omissioni di atti d'ufficio compiuti dagli addetti responsabili della vigilanza urbanistico-edilizia, nessuno escluso. E sono trenta anni e più che i politici, per non intaccare il consenso elettorale, hanno preferito mettere la testa sotto la sabbia”.

L’Angelo decollato, un’opera del 1996 di Pietro Coroneo, è stato il dono simbolico, oltre alla targa con la motivazione del premio, offerto al brillante giornalista salentino. “È una metafora ed insieme un ossimoro –ha detto Giuliana Coppola presentandola. Racchiude in sé la bellezza dei servizi e del lavoro di Danilo. Egli combatte affinché queste ali di angelo non si fermino. Egli descrive, difende lotta, continua a lavorare e poi va via (Danilo Lupo lavora a LA7 a Milano, ndr). Vorrei che questi menti nostre andassero e poi tornassero. Danilo, ti auguro che delle tue ali una sia il Salento e l’altra il mondo”.
“Questa mia scultura rappresenta la cognizione del dolore nell’uomo di oggi –ha spiegato Pietro Coroneo- l’angelo è atteso dall’umanità come portatore di salvezza ma perisce a causa della cieca violenza di un mondo senza più valori”.
“Una comunità è il rapporto fra una popolazione ed un territorio". Danilo Lupo, nella sua breve riflessione, ha raccolto gli stimoli ricevuti rilanciando. "È fatta dai suoi artisti e dal materiale che hanno intorno e da cui traggono fuori la bellezza. È fatta anche dai suoi politici e dal modo in cui riescono ad amministrare e a tirar fuori il bello e il buono da quel territorio. Una comunità è fatta dalle sue case e dalla sua arte. Galatina è il centro geografico del Salento ma è anche un po’ il suo centro ideale ha un patrimonio straordinario incredibile donato da generazioni precedenti a questa affinché lo tramandi alle successive. Noi siamo un anello di congiunzione nella catena della storia. Essere gelosamente conservatori, nel senso letterale del termine, è un modo per essere progressisti. Una comunità è fatta anche di cementificazione selvaggia e di professionisti che a quella distruzione del territorio si prestano.
‘Munnu è stato, munnu ede, munnu sarà, dice un vecchio proverbio.  Non è detto che sia sempre così. Una comunità è fatta anche degli sforzi che la migliorano.
L’utopia è come l’orizzonte. Se fai un passo esso si sposta con te. Ne fai un altro e sempre si allontana. Ne fai un altro ancora ma non lo raggiungi mai. Quel che conta non è raggiungere l’orizzonte ma camminare e fare passi avanti”.
“Abbiamo difficoltà nel controllo del territorio, con il comandante dei Vigili Urbani ce lo ripetiamo spesso- ha concluso Roberta Forte, vicesindaco di Galatina. Abbiamo uno stimolo importante nell’Osservatorio sempre presente con proposte costruttive. La frustrazione nasce dal sapere benissimo in che direzione si vuole andare, sapere dov’è l’orizzonte, sapere in che direzione si vuole portare questa città, sapere da quale situazione stagnante si vuole uscire ed avere la difficoltà della mancanza di strumenti, delle poche risorse a volte umane (come numero e come competenze) e non riuscire a trasmettere al cittadino questi sforzi che si fanno”.
In apertura un annuncio bomba, dato via Skype dal Sindaco Cosimo Montagna nel corso del suo saluto inaugurale, aveva lasciato senza fiato la sala. "Fra un giorno, un mese o un anno lascerò il mio incarico e non mi ricandiderò più". Qualcuno lo aveva interpretato come la possibilità di sue dimissioni anticipate. "Significa semplicemente che, come ho già annunciato in tutte le sedi politiche, quando finirà il mio mandato non mi ripresenterò alle elezioni" -è la sua precisazione serale.

Lunedì, 2 Febbraio, 2015 - 00:07

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