"Galatina sia Ospedale di I livello"

La proposta di Cosimo Montagna davanti ai Sindaci della Regione riuniti a Bari

È stato presentato ieri ai Sindaci della Puglia il Piano di riordino ospedaliero. Pubblichiamo l'intervento, fatto davanti all'assemblea da Cosimo Montagna, Sindaco di Galatina: "Si tratta di una ipotesi che vedrebbe sguarnita tutta l'area Centro-Nord del Salento di DEA di primo livello, creerebbe seri problemi sulla rete di emergenza-urgenza. Attualmente il Vito Fazzi è in grave sofferenza nella gestione delle emergenze.
In caso di chiusura delle attività di emergenza-urgenza di Galatina e Copertino, oltre a quella già effettuata di Nardò, l'utenza tenderà a rivolgersi naturalmente; al Fazzi, aggravando ulteriormente le condizioni di lavoro. Oltretutto in questa area è stata registrata particolarmente l'incidenza di neoplasie e quindi è necessario costruire la rete oncologica.
Si ritiene infatti di proporre Galatina come Dea di primo livello avendone tutti i requisiti strutturali previsti dal DM 70. A questo si aggiunge il fatto che sono stati appaltati lavori per quasi 9 milioni di euro che prevedono la ristrutturazione del Pronto Soccorso, delle sale operatorie, dell'area critica.
A questa valutazione si aggiunge la considerazione di una struttura moderna con 260 posti letto e 36000 mq di superficie, di una eccellente viabilità e di un aeroporto militare che Viene usato per il trasporto dei pazienti che devono essere trapiantati.
Questa proposta nasce dalla considerazione che l'Ospedale ha già in sé alcune branche specialistiche di tipo sub-intensivo e parlo precisamente della Cardiologia con UTIC, della Nefrologia con Emodialisi, della Pneumologia per acuti.
A queste si aggiungono le Malattie infettive, la Gastroenterologia ,e la Oncologia. Tutte le succitate UOC sono già attive a Galatina ed alcune, tipo Nefrologia e Infettivi, con volumi prestazionali superiori al Fazzi. Attualmente il Vito Fazzi è al limite della capienza e delle prestazioni di PS richiedenti ricovero. Fino all'attivazione del nuovo DEA, sarà difficile prevedere un aumento delle capacità ricettive del Fazzi che si troverà invece ulteriormente pressato dall'assenza di ospedali di primo livello nell'area centro nord della provincia.
Questa soluzione potrebbe anche, essere temporanea fino all'attivazione del nuovo DEA che probabilmente risolverà il problema di capienza del Fazzi. A quel punto si potrebbe decidere, con un'analisi piu accurata della realtà della provincia, dove allocare definitivamente le UOC di Nefrologia, Pneumologia, Malattie infettive e Gastroenterologia.
Pongo queste osservazioni all'organo tecnico e politico consapevole che esse non sono dettate da esigenze di campanile ma da obbietivi dati epidemiologici e tecnici del territorio".

Domenica, 28 Febbraio, 2016 - 00:07

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