Galatina invasa dai turisti

La promozione dà i suoi frutti ma la città non è pronta ad accogliere i visitatori

Mancavano tre minuti alle ore 16 quando sul cellulare è arrivata la prima foto da piazzetta Orsini.  Rappresenta un consistente gruppo di ragazzi che si aggira attorno alla Basilica di Santa Caterina d’Alessandria. Sembrano stanchi. Qualcuno si siede sui gradini del sagrato. Le porte della chiesa sono chiuse. Solo quella del chiostro sembra aperta. I ragazzi aumentano. Sono almeno centocinquanta. Si tratta certamente di una gita scolastica. Gli insegnanti sembrano stremati. Le agenzie di viaggio hanno ormai inserito stabilmente la visita a Galatina nei loro itinerari. Il gioiello di Maria d’Enghien è la meta più ambita. Ma che cosa ha intorno?
La nostra città è in grado di reggere l’impatto di tante persone concentrate nello spazio e nel tempo? In piazzetta Orsini non c’è una panchina. Le uniche sedie disponibili sono quelle del Bar della Basilica (ieri pomeriggio era chiuso). I bagni pubblici sono in piazza Alighieri. I cestini dei rifiuti si colmano nel giro di pochi minuti.
La promozione turistica, fatta anche attraverso la Bit, comincia a dare i suoi frutti ma non basta.
Chi viene nella nostra città va accolto al meglio e deve essere messo nelle condizioni di rispettarla.  Patrizia Sabella, assessore al marketing territoriale e turismo, può dirci quali sono i suoi programmi di accoglienza dei turisti?

Giovedì, 14 Aprile, 2016 - 00:07

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