Galatina ed il Salento abbracciano Silvia Protopapa
"Qui ho imparato l'amore per lo studio". Silvia Protopapa siede al centro dell'emiciclo nell'aula magna del Liceo Scientifico "Antonio Vallone" che la vide studentessa ed ora, gremita di studenti, insegnanti, autorità, reporter e telecamere, le rende gli onori che merita. Ha accanto Stefano Minerva, Presidente della Provincia (“Un piccolo riconoscimento per una donna che, con il suo impegno e la sua passione, ha dato lustro alla nostra terra”), Maria Rosaria Giaccari, vicesindaco di Galatina, Maria Rosaria Bottazzo, dirigente del Liceo e di fronte anche alcuni suoi ex-professori. Ci sono anche il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Vincenzo Melilli e il comandante del 61° Stormo di Galatina Alberto Surace.
Ha l'emozione negli occhi e si agita sulla poltrona mentre viene proiettato un video che racconta la sua carriera di astrofisica della Nasa e mentre Francesca Durante, studentessa del quinto anno, legge con voce ferma la sua biografia: "Oggi come anche un po’ di anni fa, circa 19, le sedie di quest’auditorium pullulano di ragazzi, entrambi portano le Stan Smith della Adidas e vestono pantaloni a vita esageratamente alta, hanno le stesse aspirazioni e gli stessi occhi che oscillano tra il sognante e il disincantato, tra la paura e l’euforia del doversi costruire un futuro. Nulla sembrerebbe dirsi cambiato, se non fosse che la riga centrale in testa modellata da chili e chili di gel non va più di moda, che i Backstreet Boys hanno lasciato il posto al rapper o alla popstar del momento e soprattutto che anche la ragazzina che si era abituati ad associare alla “compagna di classe brava in fisica” o a “quella con i capelli ricci e mori che si incontra in corridoio” ora presta il suo nome agli asteroidi ed è Principal Scientist presso il Departement of Space Studies del Southwest Research Institute in Colorado.
19 anni fa la Silvia Protopapa non ancora dottoressa e non ancora pluripremiata e non ancora personalità da curriculum lungo cinque pagine, tutte attentamente spulciate per questa presentazione, si diplomava in questo Liceo.
Cinque anni dopo avrebbe conseguito la laurea in Fisica presso il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università del Salento con votazione 110/110L e plauso della commissione; si sarebbe trasferita poi in Germania, dove solo quattro anni dopo, nel 2009, avrebbe iniziato a poter vantare il titolo di PhD in Scienze Naturali conseguito presso il Max Planck Institute for Solar System Research.
Qui militerà per altri due anni come postdoctoral scientist, per poi trascorrere otto anni nel Maryland, presso il Dipartimento di Astronomia dell’omonima università, come Assistant Research Scientist prima e come Associate Research Scientist dopo.
Dalla metà di giugno 2018, come anticipato, ricopre il ruolo di Principal Scientist presso l’Università del Colorado e (assolutamente non) conta i premi ricevuti sulle dita di una mano, tanto sono numerosi: 2011 Riconoscimento NASA come membro del Team EPOXI, missione spaziale; 2013 Premio come postdoctoral scientist d’eccellenza dal dipartimento di Astronomia dell’Università del Maryland; 2014 Titolazione di un asteroide “Protopapa” in suo onore; 2015 Riconoscimento come giovane ricercatrice d’eccellenza da parte dell’Università del Maryland; 2016 Riconoscimento del suo straordinario contributo alla missione Rosetta da parte dell’Agenzia Spaziale Europea; 2016 Riconoscimento NASA come membro del Team New Horizons, terza missione spaziale che porta la sua firma; Questo giusto per citarne alcune, tralasciando pagine di altre esperienze dal nome pressoché illegibile, i 52 articoli d’interesse scientifico e le oltre 1500 citazioni degli ultimi.
Ad oggi Silvia ha un’ampia gamma di competenze in studi spettroscopici di comete e oggetti transnettuniani e conduce osservazioni con i più prestigiosi telescopi al mondo, probabilmente sa anche volare ma questo sul curriculum non c’è scritto e sarà lei a darcene conferma a breve. Fa finalmente ritorno alla base di partenza, il suo Liceo, la dottoressa e astrofisica Silvia Protopapa".
Ma qual è il "lavoro" di Silvia? Maria Pellegrino, studentessa del quarto anno, lo spiega con parole semplici: "La missione si basa sullo studio di Plutone, del suo satellite Caronte e della fascia di Kuiper con ovviamente obiettivi secondari. Essa si è rivelata in seguito la dimostrazione che l’Universo e in particolare il Sistema Solare sono sconfinati, ancora inesplorati e pullulanti di conoscenza".
Poi parte la raffica di domande a cui l'astrofisica galatinese risponde con entusiasmo e simpatia meritando l'abbraccio che tutta la comunità scolastica le riserva in attesa che sia l'intera città di Galatina a dimostrarle tutto il suo affetto alle 18:30 nel Teatro Tartaro.
Tweet |