Galatina ancora una volta esclusa da 'Salento In Bus'?
Gentile Direttore, tra qualche settimana la Provincia di Lecce comunicherà di aver organizzato, anche quest’anno, “Salento In Bus”. E anche quest’anno -temo- Galatina scoprirà di essere stata esclusa da questo servizio di cui si serve circa un milione di utenti e che collega in estate i principali centri turistici del Salento, tra cui la vicina Collepasso.
Eppure Galatina può vantare un numero considerevole e crescente di turisti che vengono (intenzionalmente e non per curiosità modaiola) a visitarla. Inoltre, alle famiglie galatinesi “Salento In Bus” darebbe la possibilità di rincasare dal capoluogo o dal mare la sera tardi, avendo lasciato l’auto a casa (in effetti ognuna delle 9 linee del servizio prevede una decina di corse di andata e altrettante di ritorno; gli ultimi autobus lasciano Lecce, Gallipoli o Santa Maria di Leuca ben oltre le ore 23:00).
Credo che i galatinesi che operano nel settore dell’accoglienza turistica, ma anche i commercianti e soprattutto i pubblici amministratori dovrebbero fare attività di lobbying affinché gli uffici della Provincia cambino parere.
Ma anche se “Salento In Bus” arrivasse a Galatina, dove faremmo sostare gli automezzi? Non stiamo messi bene. Maglie ha costruito un autoparco, noi invece non abbiamo neanche una economicissima pensilina dove rifugiarsi in caso di pioggia aspettando l’ autobus.
“Salento in Bus” è dunque pensato per l’estate, per i turisti e non per i galatinesi. Ma un turista può con facilità raggiungere Galatina con i mezzi pubblici durante tutto l’anno?
Prendiamo la domenica, quando i treni non funzionano. Le FSE assicurano solo due corse per Lecce: alle 9:37 e alle 19:20 presso la misconosciuta fermata in via Del Ponte. Invece da Lecce per Galatina le corse partono alle 10:20 e alle 17:15. Quindi, se un turista vuole venire di domenica a Galatina, prende l’autobus da Lecce alle 10:20, ma deve aspettare “menatu” ben 9 ore per ritornare nel capolugo.
E se un galatinese vuole andare a Lecce in autobus, parte la mattina ma può ritornare solo alle 17:15 (che senso ha ritornare a quell’ora, specie d’estate?). Come anche: a che serve andare a Lecce alle 19:20 se poi non c’è il mezzo per tornare la sera tardi?
Ognuno può constatare come la logica di questi orari non tenga conto dei bisogni dell’utenza. Per chi non lo sapesse, Galatina è collegata la domenica con le stesse modalità a (udite, udite!!) Presicce Taurisano, Casarano, Matino, Parabita. E basta. Lo scorso anno, in estate, per pochissime domeniche, le FSE hanno aggiunto corse festive straordinarie, ma essendo poco reclamizzate sono state poco utilizzate.
Signor Direttore, non crede anche lei che, se vogliamo far nascere il “Sistema Salento”, non possiamo rimanere ulteriormente ostaggio di tali servizi di mobilità che percepiscono fondi pubblici e che andrebbero offerti in altra forma? E non crede che sia un alibi il continuo ricorso all’argomento di una futura (quanto fantomatica) metropolitana di superficie che risolverebbe tutti i problemi del trasporto (magari sulle due linee Campa-Cavallo e Araba-Fenice)?
Distinti saluti.
Gentile Piergiuseppe, come Ella sa bene, il servizio di Salento In Bus è stato attivato per una precisa scelta politica. Il fatto che tecnicamente faccia acqua da tutte le parti viene scritto ogni anno ma chi deve decidere ignora sistematicamente tutte le argomentate critiche. Galatina non ha un consigliere provinciale, quindi, secondo l'aggiornato manuale Cencelli (o meglio Antonio Maria Gabellone) non ha diritto ad una fermata di Salento In Bus. E questo accade da anni.
Sarebbe molto facile chiedere a Giampiero De Pascalis, che in campagna elettorale vantò la sua pluridecennale amicizia con l'attuale Inquilino di Palazzo dei Celestini , di interessarsi affinché la "mia Città" non venga esclusa dalla rete di Salento In Bus, ma non sarebbe corretto. E non perché i galatinesi gli hanno assegnato un ruolo di minoranza nell'Amministrazione cittadina ma semplicemente perché 27000 salentini e le migliaia di turisti che vengono a visitare Galatina hanno il diritto di usufruire di un servizio che contribuiscono a pagare.
Tocca allora al Sindaco Marcello Amante, alzare la voce e, se necessario, democraticamente battere i pugni sul tavolo di chi non vuole dargli ascolto. C'è poi un'ultima spiaggia (anzi due). Il deputato Leonardo Donno ed il senatore Dino Mininno potrebbero chiedere spiegazioni al Governo sul discriminatorio comportamento della Provincia di Lecce nei confronti dei galatinesi.
Ricambio i Suoi graditi saluti. (Dino Valente)
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