Furto sacrilego nella Chiesa delle Anime a Galatina
Galatina - “Quando ho visto le ostie consacrate sparse sul tavolo ho avuto un colpo al cuore. Ho capito che qualcosa di grave era accaduto. Sono corso al tabernacolo e l’ho visto spalancato e vuoto”. Don Pietro Malorgio è il rettore della Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio e racconta con voce ancora emozionata quanto ha scoperto nella tarda mattinata di ieri. Qualcuno deve essersi introdotto nella sagrestia della chiesa a pianta ottagonale che sta in fondo a via Lillo, attraverso la terrazza da cui si accede alla torre campanaria. Si è portato via due calici e due pissidi (i contenitori delle particole consacrate). L’accesso è stato probabilmente agevolato dalle impalcature di una casa in restauro che consentono di raggiungere il tetto della sagrestia con un salto (foto).
“Faccio un appello ai ladri –dice don Pietro - affinché riportino quegli oggetti che non hanno alcun valore commerciale. Un calice è mio personale e non è di metallo prezioso. L’altro è ottocentesco e all’interno è solo argentato. Anche le pissidi hanno solo un valore storico”.
“In fondo un minimo di coscienza e anche un po’ di fede chi si è introdotto in chiesa deve averlo –riflette il rettore- avrebbe potuto portarsi via anche l’Eucaristia ma non lo ha fatto. Ha lasciato le particole ed anche l’Ostia Magna sul tavolo consentendomi di recuperarle. E questo è l’importante”.
Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri di Galatina.
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