Fridays For Future, terzo sciopero globale anche a Lecce

Il 27 settembre il movimento Fridays For Future ha indetto il 3° sciopero globale per il Futuro. Si tratta del movimento di protesta guidato dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg, che ha fatto risuonare forte la sua voce partecipando a diversi summit mondiali nell’ultimo anno e che in questi giorni si trova al centro dell’attenzione mediatica per il discorso pronunciato al vertice dell’Onu sul clima. Le sue parole sono state espressione di rabbia e indignazione per un futuro non sostenibile lasciato in eredità alle nuove generazioni da una serie di scelte politiche per nulla attente alla tematica ambientale e interessate solo ad una crescita economica e di sfruttamento feroce di risorse che va a discapito del pianeta e di tutti i suoi abitanti.
Il 27 settembre il gruppo locale di Fridays for Future Lecce ha organizzato un corteo che partirà da Porta Napoli alle h.9 e si concluderà in Piazza Sant’Oronzo. I venerdì per il futuro vedono i ragazzi di tutto il mondo scendere in piazza per chiedere politiche ambientali e scelte di conversione ecologica che possano garantire loro un futuro che oggi non vede prospettive, per esigere un cambio radicale del sistema economico e sociale attuale, un complesso che è necessario decostruire perché pone il profitto prima della vita, inquinando e devastando i territori, nel nome di un concetto di sviluppo infinito in un mondo di risorse finite. I ragazzi del Fridays chiedono un mutamento di rotta per contrastare i cambiamenti climatici, prima che il pianeta collassi, con l’adesione agli obiettivi fissati dall’Agenda 2030, con la riduzione delle emissioni di CO2 che stanno portando ad un innalzamento pericoloso della temperatura terrestre. L’obiettivo degli scioperi non vuole essere solo quello di smuovere le coscienze riguardo al problema climatico, ma anche e soprattutto l’elaborazione di proposte concrete, su scala locale, che possano contribuire a limitare le emissioni climalteranti con richieste specifiche alle amministrazioni locali per le politiche ambientali. A questo proposito sono emerse diversi campi di azione, nate soprattutto dalle diverse sensibilità delle anime del movimento. Alcune riguardano attività di piantumazione, in quanto la riforestazione, come ha sottolineato un recente studio pubblicato su Nature Climate Change (Busch et al., 2019), ha enormi potenziali di riduzione delle emissioni di CO2. Il movimento è attento alla tematica della significativa riduzione di prodotti, come la plastica, che richiedono materie prime altamente inquinanti, al settore dei trasporti (le cui emissioni, secondo le stime prodotte nell’ultimo report IPCC 2014, ammontano a circa il 14% delle emissioni globali), alle grandi opere, dei cui effetti devastanti il territorio e i suoi abitanti sono saturi. Il movimento vuole però avere un impatto molto più forte perché non si limita solo alla difesa dell'ambiente ma si pone obiettivi che porteranno ad un reale cambiamento e ad una maggiore giustizia sociale. Auspichiamo pertanto una futura collaborazione con le Amministrazioni, Comunale e Regionale, con la programmazione di tavoli di lavoro, grazie alla quale sarà possibile davvero mettere in atto proposte e idee, con l’obiettivo di rendere il movimento parte attiva nelle politiche locali di riduzione delle emissioni di gas serra responsabili del cambiamento climatico.

Giovedì, 26 Settembre, 2019 - 00:05