Francesco Moser nel Salento
Arriva nel Salento il corridore più vittorioso di sempre nella prestigiosa storia del ciclismo italiano. E’ stato presentato oggi, a Palazzo Adorno a Lecce, infatti, il programma delle iniziative e degli eventi che per due giorni vedranno impegnato a Lecce e in provincia Francesco Moser, ad oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi con 273 vittorie su strada.
Ad illustrare tutti i particolari e le motivazioni di questa visita, promossa dal Liceo Scientifico “Da Vinci” di Maglie con la Provincia di Lecce, il 25 marzo scorso, sono intervenuti il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, gli assessori Chiara Boellis (Sport) e Francesca Solida (Pubblica istruzione) del Comune di Tuglie, l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Monteroni Tommaso Leucci e il consigliere delegato allo Sport Antonio Madaro, il presidente del Coni Lecce Antonio Pascali, il dirigente del Liceo Scientifico “Da Vinci” di Maglie Annarita Corrado e il responsabile di Liberrima Lecce Maurizio Guagnano. Presenti anche per Tuglie il sindaco Massimo Stamerra, il vice sindaco Silvia Romano e il direttore della Scuola di ciclismo Vincenzo Nibali tugliese salentina Giovanni Saccomanno.
La dirigente del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Maglie Annarita Corrado ha spiegato come è nata l’iniziativa: “L’incontro con Moser si inserisce nel progetto “I campioni e i valori dello sport” che abbiamo avviato due anni fa con l’obiettivo di trasmettere ai ragazzi l’importanza di scegliere e praticare uno sport consapevole, che fa leva sull’impegno, sul sacrificio, sul fair play”.
Anche il presidente del Coni Lecce Antonio Pascali ha sottolineato:“E’ un’iniziativa molto importante, perché ci consente di mettere a fuoco valori diversi dal risultato sportivo, attraverso la presenza di una figura esemplare dello sport italiano, che ha visto anche la provincia di Lecce protagonista insieme a lui. Sono contento che nelle scuole si parli dello sport come valore assoluto”.
Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone ha dichiarato: “Questa iniziativa nasce grazie ad Annarita Corrado e alla sua scuola, una realtà importante che guarda non solo alla didattica, ma cerca di formare i ragazzi sui valori e sui rapporti. Insieme con il Coni e con le Amministrazioni locali abbiamo colto questa occasione per avere come testimonial un campione, non solo per aver vinto tantissimo, ma soprattutto perché ha dimostrato che si può vincere senza usare strumenti che sono la negazione dello sport”.
Il presidente Gabellone si è soffermato sul Velodromo di Monteroni: “Sul Velodromo ci abbiamo messo l’anima, stanziando anche risorse di bilancio per completare la struttura. Purtroppo è accaduto che la ditta appaltatrice dei lavori è fallita. Ora stiamo cercando di ripartire, ma mancano ancora risorse. Vorremmo utilizzare la visita di Moser nel Salento per far giungere un messaggio al presidente nazionale del Coni e al presidente del Consiglio Renzi. C’è una struttura che merita di essere completata. Uno sforzo è indispensabile per rimettere in piedi l’impianto sportivo e ridare speranza a tanti giovani salentini di poter vincere ancora”.
Questo il ricco programma della visita di Moser, 30-31 marzo 2016
Mercoledì 30 marzo, alle ore 13, il campione sarà accolto nella sala giunta di Palazzo Adorno a Lecce, dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, dal dirigente del Liceo Scientifico “Da Vinci” di Maglie Annarita Corrado e dal presidente del Coni Lecce Antonio Pascali. Questo incontro di benvenuto sarà l’occasione per rispondere alle domande dei giornalisti.
Nel pomeriggio, l’evento-clou di tutta la visita nel Salento. Dalle ore 16 alle 19, Moser sarà a Maglie, al Liceo Scientifico “Da Vinci”, dove incontrerà gli studenti, le federazioni ciclistiche provinciali ed i tifosi. Dialogherà con la dirigente Annarita Corrado e con i ragazzi, rispondendo alle loro domande e alle loro curiosità sulla sua lunga e fortunata carriera. La visita nel Salento del campione trentino, infatti, rientra nel progetto “I campioni e i valori dello sport”, promosso dall’Istituto magliese con l’obiettivo di accogliere fra i ragazzi testimonianze di personalità del mondo dello sport per evidenziare come, attraverso lo sport e la disciplina, si tengono alti i valori della correttezza, del fair play, del rispetto dell’altro. Prima di Moser la scuola della dirigente Corrado ha accolto Giovanni Galli, Italo Cucci e Franco Causio. Il prossimo ospite sarà Gianni Rivera il 2 aprile.
Alle 19.30, poi, l’appuntamento è presso la libreria Liberrima a Lecce, dove incontrerà il pubblico e racconterà la sua storia, in conclusione il firmacopie. Moser, infatti, è autore del volume “Ho osato vincere”, edito da Mondadori, Collana Strade Blu. In questo libro ripercorre in prima persona tutta la sua epopea, dall’infanzia contadina ai record, dai duelli con Mercks alla rivalità con Saronni, dalle classiche del nord ai giri d’Italia, dalle brucianti sconfitte alle incredibili vittorie.
Giovedì 31 marzo, invece, alle ore 8.30, Moser sarà Tuglie, presso l’Auditorium della scuola media, alla presenza degli studenti e dei docenti. In programma la presentazione del progetto finanziato dalla Regione Puglia “Ad ognuno il suo sport”, che prevede la collaborazione della scuola, delle associazioni sportive del territorio e dell’amministrazione comunale per la promozione di attività destinate non solo ai ragazzi, ma anche agli anziani che non praticano regolarmente attività sportiva, per cercare di sensibilizzare una sempre più ampia fetta della comunità alla sana attività fisica, ad una corretta alimentazione e, soprattutto, ad una maggiore inclusione sociale e relazionale. Testimonial del progetto Moser. Interverranno all’incontro il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il sindaco del comune di Tuglie Massimo Stamerra, l’assessore allo Sport Chiara Boellis, l’assessore alla Pubblica istruzione Francesca Solida, il dirigente scolastico Francesca Conte e l’assessore regionale al Welfare Salvatore Negro.
Per chiudere la due-giorni nel Salento, seguirà un altro momento significativo, peraltro fortemente voluto dall’atleta: Moser tornerà al Velodromo degli Ulivi di Monteroni, dove nel settembre del 1976, quarant’anni fa, vinse la medaglia d’oro della categoria “inseguimento professionisti”.
Alle ore 10.15, Moser sarà accolto in Piazza Falconieri a Monteroni dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, dal sindaco Angelina Storino, dal presidente del Coni Lecce Antonio Pascali e dai numerosi ciclisti delle locali associazioni sportive.
Subito dopo, alle ore 11.15, insieme ai ciclisti e alle autorità, Francesco Moser si sposterà presso il Velodromo degli Ulivi di Monteroni, dove si farà un appello per sostenere la richiesta di finanziamento, presentata al Coni Nazionale, dalla Provincia di Lecce, in accordo con il Comune di Monteroni. E’ stato infatti richiesto un finanziamento aggiuntivo di 707.674 euro, per un totale complessivo di 2 milioni e 600mila euro, al fine di completare i lavori e sistemare il parco circostante (utilizzando i finanziamenti previsti nel Fondo Sport e Periferie, ai sensi del D.L. 185/2015).
Lo stato dell’arte dei lavori presso il Velodromo è il seguente: è stata quasi completamente realizzata la pista in cemento armato, con esclusione delle rampe in prossimità del secondo sottopassaggio e si è proceduto alle sistemazioni murarie della palazzina servizi, in parte rovinate da atti vandalici.
Nella stessa occasione, il sindaco Storino consegnerà a Moser le chiavi della Città di Monteroni, mentre le associazioni sportive omaggeranno il campione con dei gadget per ricordare il titolo vinto nel 1976 proprio nel Velodromo di Monteroni.
Francesco Moser, classe 1951, è l’italiano che vanta il maggior numero di vittorie nella storia del ciclismo. Meglio di lui hanno fatto soltanto Van Looy e Mercks. Forse, però, più ancora delle sue vittorie, sono state le sue sconfitte a farlo diventare uno degli sportivi più amati di ogni tempo. Vinse un giro d'Italia, e per altre cinque volte andò sul podio. Trionfò alla Milano-Sanremo dopo undici tentativi. Vinse un mondiale e, in un paio di occasioni, lo perse per un manciata di centimetri portando a casa due argenti. Vinse tre Parigi Roubaix di fila e altre due volte finì secondo. E a trentatré anni, a Città del Messico, stabilì il record dell’ora che stupì il mondo intero. Nato da una numerosa famiglia contadina, si dedicò fin da piccolo alla campagna. La mamma lo voleva con sé perché già tre fratelli si erano dedicati alle corse. Un giorno, però, saltò dal trattore alla bicicletta e non scese più. Durante la sua lunga carriera lo diedero per finito spesso, ma ogni volta seppe rialzarsi e tornare più grande di prima. È l’uomo dei primati. Non solo per i tre record dell’ora: in altura, al livello del mare e al coperto. Fu un innovatore su tutti i fronti. Portò il ciclismo contadino dell’epoca nel futuro. Fu il primo a usare le ruote lenticolari, gli occhiali antivento, le ripetute in salite e tanti altri particolari tecnici e fisici che poi tutti copiarono. Dopo Coppi e Bartali, nessuno come lui ha saputo catturare l’amore delle persone e dei tifosi. Primo ciclista ad avere club dedicati a lui, a un certo punto vantava più tifosi della maggior parte di squadre di calcio. Per le sue doti da leader fu soprannominato “lo sceriffo”.
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