Francesco D'Andria socio onorario del TEBE

Il professor Francesco D’Andria è stato nominato socio onorario del TEBE - Türk Eskiçağ Bilimleri Enstitüsü - Institutum Turcicum Scientiae Antiquitatis, l’Istituto Nazionale turco di Scienze dell’Antichità: la comunicazione nei giorni scorsi da parte del Direttivo. L’Istituto ha sede a Istanbul, è presieduto dal professor Haluk Abbasoğlu e ha come obiettivo lo sviluppo delle ricerche storiche e archeologiche nella penisola anatolica.
Il professor D’Andria, il primo italiano chiamato a far parte della più prestigiosa istituzione della Turchia nel campo delle Scienze dell’Antichità, dirige da anni la MAIER – Missione Archeologica Italiana a Hierapolis, alla quale hanno contribuito docenti, tecnici e studenti dell’Università del Salento in un quadro di intensa collaborazione internazionale: alla MAIER partecipano, oltre a rappresentanti di sette Università italiane, anche studiosi turchi, norvegesi, francesi e tedeschi, coordinati dall’Ateneo salentino.
Oltre a studiosi turchi, il TEBE annovera fra i suoi soci storici e archeologi tedeschi, austriaci, francesi e israeliani. La nomina del professor D’Andria conferma quindi il positivo rapporto di collaborazione costruito con il mondo scientifico turco. Già nel 2008 la PAU – Pamukkale Üniversitesi di Denizli, una delle più importanti Università turche nel campo dell’archeologia, con cui sono attivi rapporti di collaborazione nella ricerca e nella didattica attraverso il programma europeo ERASMUS, aveva conferito a Francesco D’Andria il titolo di professore honoris causa.
Negli ultimi anni a Hierapolis si sono avute importanti scoperte, come la tomba e il Santuario dell’Apostolo Filippo e il Plutonion, Santuario delle divinità infere Plutone e Proserpina, che hanno avuto un ampio riscontro internazionale. La MAIER ha realizzato importanti restauri di edifici come il Ginnasio, le Terme, il Santuario di San Filippo, che attraggono più di un milione e 700mila visitatori l’anno. Quest’anno sarà completato il restauro della scena del teatro, che costituisce uno degli edifici per spettacoli più ricchi e meglio conservati del Mediterraneo.

 

Martedì, 27 Maggio, 2014 - 00:04