Francesco D’Andria accademico dei Lincei
Il professor Francesco D’Andria, ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana dell’Università del Salento, è stato eletto socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei nella Classe di Scienze Morali, Storiche e Filologiche, Categoria II Archeologia.
Per la sua nomina, votata all’unanimità, sono state tenute in considerazione, insieme ai meriti scientifici del professore, le attività di scavo e di restauro in Turchia, nel sito di Hierapolis, e la scoperta, in Salento, del Santuario dell’Atena di Castro. La cerimonia di nomina si svolgerà in Roma a Palazzo Corsini il prossimo novembre.
L’Accademia Nazionale dei Lincei, fondata nel 1603, ha annoverato fra i suoi primi soci Galileo Galilei e viene considerata la più antica Accademia scientifica esistente. Si compone di 540 membri divisi in due Classi: Scienze fisiche, matematiche e naturali e Scienze morali, storiche e filologiche. Ogni classe è ripartita in diverse categorie, comprendenti 180 soci nazionali, 180 soci corrispondenti e 180 soci stranieri. La nomina è a vita e si accede attraverso un complesso e riservato procedimento di cooptazione. Massima istituzione culturale italiana, ente pubblico non economico, l’Accademia dei Lincei è classificata tra gli enti di primo livello di notevole rilievo e partecipa con i suoi rappresentanti alle riunioni delle Accademie Nazionali dei Paesi del G7. Attualmente presieduta dall’economista Alberto Quadrio Curzio, dal luglio 1992 è consulente scientifico e culturale del Presidente della Repubblica che le ha accordato l’Alto patronato permanente.
Francesco D’Andria (Laterza (Ta), 21/7/1943), è dal 1986 ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana nell’Università del Salento; nel 2015 è stato nominato dal Ministro Stefania Giannini, Professore Emerito dello stesso Ateneo dove ha ricoperto vari incarichi (Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità, membro eletto del Consiglio di Amministrazione, Direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia, responsabile area Scienze Umane nella Scuola Superiore ISUFI). Inoltre, ha insegnato presso l’Università Cattolica di Milano, l’Università della Basilicata (Matera) e l’Università di Lugano (Svizzera). Dal 1993 al 1997 è stato membro eletto del Consiglio Nazionale Beni Culturali e Ambientali. Dal 2001 al 2010 ha fondato e diretto l’IBAM (Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali) del Consiglio Nazionale delle Ricerche con sede a Lecce. Il 29 febbraio 2008 la Pamukkale Üniversitesi, Denizli (Turchia) gli ha conferito il titolo di Professore Honoris Causa. Ha partecipato e diretto numerose campagne di scavo a Luni, in Magna Grecia (Metaponto, Sibari) Sicilia e, nel Mediterraneo, a Malta, Cipro e in Turchia. Nel Salento ha diretto scavi progettando e realizzando il Museo Diffuso di Cavallino, il Parco dei Guerrieri di Vaste, l’itinerario delle Mura di Castro, l’Ecomuseo dei Paesaggi di Pietra ad Acquarica (Vernole). Dal 2000 dirige la Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia (Turchia) dove ha scoperto la Tomba dell’Apostolo Filippo, uno dei più importanti ritrovamenti relativi alla storia del Cristianesimo. In seguito a questo ritrovamento e per gli altri suoi meriti di studioso è stato nominato nel 2017 socio corrispondente della Pontificia Accademia di Archeologia a Roma. Al suo attivo si contano 280 pubblicazioni tra articoli, recensioni e libri.
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