Francesca Giaccari al pre-concertone di Melpignano

La cantautrice galatinese si esibirà nello spazio riservato ai Nidi D’Arac

Francesca Giaccari, cantautrice galatinese, si esibirà nello spazio riservato ai Nidi D’Arac, nel pre-concertone del 27 agosto,  con il suo ultimo brano “Salentu miu (fuci forte)”, prodotto da Pino Romanelli per la Parcomultimedia di Brindisi e riarrangiato per la Notte della Taranta proprio dai Nidi D’Arac. Con Francesca, sul palco, anche il dj Maurizio Macrì, impegnato in questi giorni a regalare sfumature sonore inedite e cangianti al brano, già presente su tutte le piattaforme digitali (iTunes, Spotify, Amazon, Deezer, Shazam, Google play) esul canale “Etnotronika” di Youtube (https://youtu.be/oG-x5BAFCyw); stesso nome avrà un’app in uscita a ottobre insieme a un Ep contenente cinque pezzi inediti.

Laureata in Relazioni internazionali all'Università di Roma Tre, Francesca Giaccari ha pubblicato il suo primo singolo, dalle sonorità pop/rock, con Sony Music Italy nel 2011 (“Io grido”), e negli anni successivi si è autoprodotta alcuni singoli dedicati a tematiche sociali. A luglio 2013 il suo primo film da protagonista, uscito ad aprile 2015  per la regia di Mimmo Mancini: “Ameluk”,  anch’esso a sfondo sociale, sul tema dell’immigrazione e della convivenza razziale.
Nel 2013 il trasferimento a Sydney, in Australia, dove per un anno si mette in gioco suonando per strada e facendo lavori saltuari per pagarsi da mangiare e da dormire, ma esibendosi anche in locali storici tra cui l’Hard Rock Cafè e The Factory Theatre; successivamente l’incisione di un singolo con Billy Lofton, artista newyorkese nipote di Aretha Franklin, dal titolo “Don't you wait for me”. E nel marzo 2014 è a Mittegong per lavorare alla potatura delle vigne della Bou-saada Vineyard: “l'esperienza più incredibile di tutta la mia vita”, racconta.
Al momento Francesca è impegnata nell’elaborazione di progetto musicale che mira a conciliare i valori della tradizione con l’innovazione e la poesia, convinta com’è che il salto evolutivo collettivo che il mondo sta affrontando sarà il frutto di una ritrovata consapevolezza individuale. Non casuale, infatti, la sua scelta di continuare gli studi di Medicina naturale, una volta rientrata dall’Australia (nel 2014), presso la Scuola di Scienze naturopatiche, spinta da una forte passione per la ricerca del benessere psicofisico e convinta che “Tutto dev'essere in armonia con l'energia dell'Universo che ci dà forza e respiro”.

 

Venerdì, 26 Agosto, 2016 - 00:05