Fino al 6 a Cutrofiano il festival degli 'Ucci'

Da mercoledì 3 a sabato 6 ottobre a Cutrofiano, va in scena la seconda edizione de Li Ucci Festival, quattro giorni di convegni, workshop, mostre, estemporanee di pittura, presentazioni di libri e concerti con un centinaio tra studiosi, musicologi, musicisti e musiciste, cantanti, danzatrici per ricordare i cantori dello storico gruppo salentino, custode delle tradizioni popolari degli "stornelli", dei canti d'amore e di lavoro, spesso improvvisati al ritmo del tamburello. Uccio Bandello e Uccio Aloisi sono stati depositari e interpreti di una tradizione raccolta e coltivata da una nuova generazione di musicisti, cantori e ricercatori. Nel corso degli anni, il gruppo ha coinvolto, oltre ai due cantori di Cutrofiano, anche Uccio Melissano, Narduccio Vergaro, Uccio Casarano, Uccio Malerba, Pippi Luceri, Giovanni Avantaggiato e Ugo Gorgoni.
L'articolato programma del Festival, organizzato da Sud Ethnic con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari, con il contributo di Comune di Cutrofiano, Istituto Diego Carpitella, Grecìa Salentina, Fondazione Notte della Taranta, Fondazione Notte di San Rocco e con il Patrocinio di Provincia di Lecce, Regione Puglia e Università del Salento, prende il via mercoledì 3 ottobre alle 18.00 con la musica itinerante dei 3Frati.
Alle 19.00 presso l'Ex Mercato Coperto appuntamento con il convegno Battere nuovi ritmi: il tamburello. Gli ultimi decenni, nel percorso che ha condotto dalla globalizzazione alla riscoperta delle tradizioni territoriali, hanno portato alcuni tamburi a cornice all'attenzione diffusa di musicisti e appassionati, a volte dando loro grande notorietà. Il processo di riscoperta ha prodotto effetti diversi ma spesso intrecciati. Da una parte ha fatto emergere tradizioni musicali sconosciute o poco note dando nuovi impulsi al loro percorso, dall'altra ha promosso la creazione di nuovi strumenti e tecniche strumentali ad opera di singoli musicisti. Il tamburello salentino fa parte della categoria dei tamburi a cornice e la sua storia recente si inserisce perfettamente nel quadro di tali processi. È l'emblema della musica tradizionale ed ha ottenuto grande notorietà anche al di fuori del repertorio tradizionale, tuttavia dal punto di vista dell'evoluzione del linguaggio non ha fatto altrettanta strada. Il convegno intende promuovere una riflessione sul tamburello nel contesto dei tamburi a cornice nel tentativo di individuare nuove rotte per l'evoluzione del suo linguaggio in modo originale. Interverranno Antonio Melegari (direzione artistica Li Ucci festival), Oriele Rolli (Sindaco di Cutrofiano), N.Scott Robinson (Musicista e Musicologo, Towson University, U.S.A.), Paolo Pacciolla (Musicista ed Etnomusicologo, Conservatorio di Vicenza), Luigi Chiriatti (Ricercatore Storia Orale), Sergio Torsello (Studioso di Storia Locale e Cultura Popolare), Eugenio Imbriani (Antropologo, Docente Università del Salento). Modera Paolo Pacciolla (Musicista ed Etnomusicologo, Conservatorio di Vicenza).
Dalle 21.30 la prima giornata del festival si chiude presso il Parco Verde con il concerto Ricordando Uccio Bandello con Lina Badello, Cardisanti, Uccio Casarano, Tonio Bandello, Antonella Fiorentino, Stella Grande, Antonio Amato e Daniele Colitti.

Nato a Cutrofiano nel 1917, Antonio (Uccio) Bandello ha sempre lavorato nei campi ed è in questo ambito che si è sviluppata la sua attività di cantore dalla vocalità possente e duttile al tempo stesso. Fa parte ormai della leggenda il fatto che comprò il campo vicino a quello dell'amico e rivale Uccio Aloisi per poterlo sfidare nel canto. A metà degli anni '70, i due amici diedero vita al gruppo degli "Ucci" in cui Bandello sosteneva la prima voce, Aloisi la seconda e Leonardo Vergaro il basso. Il gruppo, con cui talvolta ha collaborato anche Luigi Stifani, si è imposto per la qualità e la genuinità della musica tenendo concerti sia in Italia che all'estero, per oltre un ventennio, con un repertorio di canti di lavoro, ninne-nanne, stornelli, canti religiosi, canti d'amore e pizziche. Scomparso nel 1998, Uccio Bandello ha preso parte al film Pizzicata di Edoardo Winspeare (biografia tratta dall'Archivio Sonoro Puglia - www.archiviosonoro.org).

Al via anche i workshop di tamburi a cornice tenuti nei giorni del festival da N. Scott Robinson, musicista e musicologo statunitense, tra i principali protagonisti del movimento creativo nato attorno ai tamburi a cornice in America e diffuso poi in tutto il mondo (Tecnica lap style), da Andrea Stefanizzi (tamburello) e Paolo Pacciolla (tecniche d'improvvisazione in India e Tecniche di composizione per ensemble), che coordineranno l'ensemble di tamburi a cornice "Battere nuovi ritmi" che si esibirà il 5 ottobre in Piazza Cavallotti (per iscrizioni e informazioni: info@liuccifestival.it - 3290399779 - 3807025709). Sabato 6 ottobre (dalle ore 15.00) spazio al seminario di danze popolari in collaborazione con Tarantarte tenuto da Maristella Martella. Il Laboratorio è dedicato allo studio ed alla composizione dei passi della Pizzica e delle tarantelle del Sud Italia (per info e iscrizioni 3394492300).

Sino al 6 ottobre il Festival ospiterà inoltre alcune mostre (tra le quali "Cornici dal mondo" di Francesco Paolo Manna, in collaborazione con La Società italiana tamburi a cornice e l'Arte nel piatto, dedicata alla lavorazione e decorazione della terracotta), l'esibizione di Kamafei e P40 (4 ottobre al Jack'n'Jill), Bar-Cultura con la partecipazione di Nandu Popu (4 ottobre, ore 18.00 presso il Black and White) e del suo romanzo d'esordio "Salento, fuoco e fumo" (Laterza) e la presentazione dei due volumi "Ricci i tuoi capelli" (Le Donne di Cannole) e "Io Scrivo la realtà" (Cici Cafaro) pubblicate da Kurumuny (5 ottobre, ore 18.00 presso il Caffè Saracino).

La chiusura de Li Ucci Festival sarà dedicata ad un concerto-evento per celebrare, nella sua città natale, la figura di Uccio Aloisi, straordinario interprete della musica tradizionale salentina, scomparso il 21 ottobre 2010. Sul palco allestito in Piazza Municipio (ore 20.30 – ingresso gratuito) si alterneranno i Vecchi Cantori di Zollino, Antonio Amato, Enza Pagliara, Antongiulo Galeandro, Antonio Castrignanò, Zimbaria, Carlo Canaglia ensemble, Melegari & i suoi compari, Gianluca Longo, Gianni De Santis, Su' d'est, Menamenamò, Dario Muci, Le Sorelle Gaballo, Giancarlo Paglialunga, Kamafei, Triace, Puccia from Apres la classe, Massimiliano Morabito, Cardisanti, Orchestra Sparagnina, Alessia Tondo, Emanuela Gabrieli, Edo Zimba, Canzoniere Grecanico Salentino, Annacinzia Villani, Giovanni Avantaggiato, Andrea Stefanizzi, Paolo Pacciolla, N.Scott Robinson, Silvia Perrone, Maristella Martella, Emanuele Licci, Mauro Durante, Stefano Calò e molti altri.

Dopo aver suonato per più di trent'anni al fianco di Uccio Bandello (scomparso nel 1998), Uccio Aloisi ha continuato a proporre i suoi stornelli in tutta Italia e sul palco della Notte della Taranta. Negli ultimi anni Uccio è stato un "trait d'union tra le forme dell'espressività tradizionale e le nuove pratiche reinventive dei patrimoni tradizionali", come sottolinea il coordinatore artistico della Notte della Taranta e consulente scientifico dell'Istituto Diego Carpitella Sergio Torsello. "Uccio Aloisi era un personaggio chiave del "paesaggio sonoro" salentino che tuttavia, negli anni dell'iperbolico revival della pizzica, s'era reinventato un ruolo, una "identità", rimanendo sempre fedele a se stesso, alla sua appartenenza a un mondo culturale che ormai non c'è più. Uccio Aloisi era così. Un maestro senza cattedra, un sontuoso "albero di canto" cresciuto in una terra amara ma ricca di colori e di suoni. Che grazie a lui non morirà".

 

Mercoledì, 3 Ottobre, 2012 - 09:45