Fieri di non avere più la Fiera
Siamo Fieri di avervi in Fiera. Forse un po' banale come claim ma un gioco di parole che racchiude tutto lo spirito con il quale viene organizzata una manifestazione fieristica come quella di Miggiano. La fierezza, "Sentimento di giusto orgoglio, di dignità" come recita un dizionario italiano. Sentimento che forse noi galatinesi abbiamo dimenticato. Domenica sono stato in fiera a Miggiano. Quante persone, file interminabili di auto, parcheggi esauriti, tanti espositori, di tutti i generi, auto, trattori, motozappe, attrezzature per l'agricoltura, artigiani del legno della pietra, mobilieri, produttori di vario genere, vivai, commercianti, piccoli spazi al chiuso ed un grandissimo spazio all'aperto con una infinità di attività economiche nei gazebo. Gli espositori contentissimi: "un sacco di gente" mi hanno detto "addirittura pare che abbiano dovuto rigettare alcune richieste di espositori". Addirittura! La mente è tornata indietro nel tempo ed ha ricordato un altro evento, una fiera che, fiore all'occhiello a livello nazionale si chiamava Fiera Nazionale dell'Industria Agricoltura e Artigianato.
Un sentimento di vergogna mi pervade, misto a quello di ammirazione per coloro che sono riusciti ad organizzare in pochi anni un evento che sta riscuotendo un importante successo di pubblico e di espositori, in una realtà che evidentemente del termine fierezza ha fatto un caposaldo per lo sviluppo del territorio. E noi invece, la nostra fiera nazionale siamo riusciti a farla diventare regionale!? O forse locale? O forse neanche quello.
Quest'anno nella manifestazione di fine giugno, gli espositori sono stati pochissimi – tra questi vi ero anche io – e quelli invitati non sono venuti neanche gratis! E poi leggo sui giornali che tutto sta andando in malora... pardon liquidazione, perché non si sa cosa fare del nostro quartiere fieristico, famoso fiore all'occhiello oramai secco.
Leggo che forse diventerà sede di meeting e convegni, struttura incubatrice di impresa, o sede di industrie (?) oppure sede per attività formative.
Mi chiedo, non poteva già essere tutto questo? Non si sarebbe potuto pensare da tempo a farla divenire struttura polifunzionale – quindi anche fieristica – per fare in modo che non finisse miseramente nello stato in cui è – ossia in liquidazione?
Certo ora siamo fieri. Siamo fieri di non essere stati in grado di far crescere il nostro "fiore" siamo fieri di vederlo sfiorito, siamo fieri di averlo visto "sfruttato" da chissà chi e da chissà quanti senza alcun risultato. Siamo fieri di non poter più apprezzare le manifestazioni che si svolgevano nei padiglioni, più o meno interessanti, ma che comunque contribuivano a muovere l'economia locale.
Mi chiedo come mai sia accaduto tutto questo. Mi chiedo perché tutti riescano dove noi falliamo. Ed è la solita considerazione: "si ma a Galatina non riesce niente". I commercianti non commerciano, le aziende sono assenti, l'economia è sopita. Sento sempre parlare di Marketing Territoriale per lo sviluppo della nostra città. Bene questo è Marketing Territoriale anzi questo "È" il Marketing Territoriale di cui si dovrebbe parlare. Generare investimenti, circuiti virtuosi dell'economia, contribuire a far "venire investitori da fuori", e invece siamo noi che ci spostiamo e che siamo costretti ad andare "fuori" in altre zone industriali, a generare economie per altri comuni.
Evidentemente queste sono solo parole. Noi invece a Galatina siamo "Fieri di non avere più la fiera".
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