Fiera del Fischietto, attesa una misteriosa sorpresa

Domenica 27 settembre in Piazza San Pietro la quinta edizione della manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Galatina

La quinta edizione della Fiera del Fischietto, organizzata dalla Pro-Loco di Galatina, in programma per domenica 27 settembre, si annuncia più che mai ricca.. Sarà allestita in Piazza San Pietro dalle ore 9 alle 13 e dalle 17 alle 22. "Il fischietto richiamo di amicizia" è l'ormai classico tema su cui sarà imperniata l'intera giornata. Oltre ai suoni dei “fischietti in terracotta ” saranno i sapori dei “prodotti tipici salentini” a coinvolgere chi vorrà farsi rapire da un'atmosfera magica. Sarà un’occasione per ammirare la creatività dei maestri artigiani di fischietti e per gustare la bontà dei prodotti della terra salentina. Nella mattinata si potrà assistere e partecipare gratuitamente ai laboratori tenuti da personale esperto nella lavorazione della terracotta. Dalle ore 11 alle ore 12:30 è prevista una dimostrazione sportiva deggli allievi dell’Accademia di scheram di Lecce a cura di Paolo e Roberto Cazzato.
A partire dalle ore 20 si potrà andare a scuola di pizzica e di tamburello con la maestra Valeria Gemma ed alcuni musicisti salentini.
C'è mistero attorno ad un certo fischietto che dovrebbe essere realizzato con una materia prima inusuale. Gli organizzatori non lasciano trapelare particolari ma è certo che l'autore sta lavorando su questo progetto da almeno un mese.

"Il fischietto probabilmente è il primo giocattolo sonoro dell’antichità. La sua origine si perde nella notte dei tempi, lo si trova nelle civiltà più remote, in forme di animali e umane, frutto di ingegnosità e fantasia dei primi plasmatori della nostra madre creta, mezzo espressivo universale che lo stesso Creatore ha usato per modellare padre Adamo. Più vicino a noi, il fischietto era l’umile variazione giocattolo dei bimbi poveri, si comprava dalle bancarelle delle sagre paesane pugliesi. Bei tempi, quando in queste sagre di paese “lu zito” donava il fischietto alla “zita” come pegno d’amore e la “zita”era felice di suonarlo. Il fischietto raffigura normalmente un gallo, un uccello dei quali imita il canto.
È provato che il fischietto, oltre che portafortuna, ha poteri magici. Nei momenti di malinconia, convogliando i sospiri attraverso il fischietto, ne uscirà un magico suono distensivo che evocherà il canto degli uccelli, nelle campagne, alla incipiente primavera, richiamo infallibile di amore e di giovinezza". (dalla presentazione)

Domenica, 20 Settembre, 2015 - 00:07