Fai buon viaggio
Fabo, se ne è andato. Ha scelto di partire per sempre, di lasciare il buio nel quale era piombato tre anni fa, cieco e tetraplegico.
L’incidente gli aveva portato via tutto ma non la volontà, quella stessa volontà che gli ha fatto implorare la morte come fine delle sua atroce sofferenza.
Voleva andare via, e lo ha fatto con l’aiuto dell’Associazione Luca Coscioni, l’hanno portato in Svizzera e lì gli hanno regalato la morte che tanto implorava.
In Italia manca una legge, per morire devi espatriare, se non espatri muori ugualmente, solo più lentamente. E più lentamente porti con te chi ti ama, lo porti nel buio della sofferenza, lo porti ad affondare nelle lacrime, a soffocare con te nel vomito della disperazione.
Mi piace pensare che Fabo abbia scelto la morte per dare la vita a chi gli accarezzava la fronte ogni giorno, abbia scelto la morte per dare la vita a chi aveva perso la speranza di una vita che contemplasse anche un solo sorriso.
Se Qualcosa c’è oltre le nuvole non può non volere la carità, non può non volere la possibilità di pensare un sorriso senza avvertire un opprimente senso di colpa.
Il mio pensiero oggi non è solo per DJ Fabo, è anche per la sua fidanzata Valeria.
Il suo principe azzurro l’ha liberata dalla torre d’avorio nella quale l’aveva rinchiusa tre anni fa.
Lei lo amerà per sempre e per sempre porterà il suo ricordo nel cuore.
Il dibattito è legittimo, la Chiesa deve poter esprimere la sua opinione, che tale deve rimanere.
Intanto Falbo vede la Luce e Valeria lo porterà nel sorriso che aveva dimenticato di avere.
Buon viaggio Fabo
Bentornata Valeria
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