Confuso e felice: così deve essersi sentito sabato Emanuele Guido, studente della IV B del Liceo Classico di Galatina, alla notizia di aver vinto, per la seconda volta, il primo premio del Certamen  Latinum  Salentinum di Casarano. Confuso e felice, ma non sorpreso. Né lui né i suoi docenti, di Latino e non solo.
Non si arriva a queste vittorie per caso o per fortuna. Mai. Si arriva per aver studiato, senza se e senza ma. E questo lo sanno bene al Liceo Classico di Galatina. Lo sanno gli studenti, le tante eccellenze, che di fronte ai numerosi e vari bandi di concorso non reclinano mai la testa, ma leggono  e rileggono con attenzione, per poi scegliere di partecipare.
E allora comincia lo studio, matto, ma non disperatissimo. Perché ci si prepara, ovvio, si approfondisce, ci si impegna. Tanto. Sempre. Si seguono corsi propedeutici specifici tenuti dai docenti altamente qualificati della stessa scuola e  offerti dal Liceo alle sue eccellenze, a coloro – come Emanuele -  che non rinunciano ad impegni extra, ma neppure al loro essere ragazzi di 18 anni, alle feste e ai tornei di calcetto.
Perché a questo serve il liceo classico: non c’è solo lo studio di lingue “vive” e di lingue “morte”. C’è, soprattutto, l’apprendimento di un metodo, del metodo, di studio  che garantisce un’ottima gestione di tempi e contenuti.
Perciò partecipano. Perciò … vincono.
Tanti i premi in questi anni, le targhe, i riconoscimenti per i ragazzi come Emanuele e, con loro, per la dirigente Maria Rita Meleleo e per i docenti del Liceo Classico che, con grande professionalità, si dedicano, si impegnano, talvolta sacrificando le famiglie, senza risparmiarsi. Mai. Solo perché credono nei loro studenti e nella loro scuola. E perché hanno capito che per vincere bisogna essere … squadra, bisogna condividere, bisogna crescere insieme. Basta solo non mollare mai. Ed Emanuele non ha mollato. Mai.