Due anni a testa con la condizionale ai tre ragazzi galatinesi arrestati a gennaio

Il giudice riconosce di fatto il possesso di una 'modica quantità' di sostanze stupefacenti

Il 22 maggio scorso davanti a Carlo Cazzella, giudice dell'udienza preliminare, Mattia Giovanni Raho, Pierluigi Romano e Marco Mele hanno patteggiato le pene e sono stati rispettivamente condannati a  2 anni e 2 mesi di reclusione, 2 anni e 2 anni.  I tre ragazzi galatinesi erano stati arrestati lo scorso 19 gennaio dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Galatina nei pressi del campus scolastico, poichè trovati in possesso di cocaina e marijuana nascosta nell'autovettura sulla quale viaggiavano e, in seguito a perquisizione domiciliare disposta dal magistrato di turno Roberta Licci, anche nelle rispettive abitazioni.
Il Giudice ha concesso la sospensione condizionale della pena detentiva e pecuniaria, poichè i tre giovani erano incensurati, ed ha anche revocato la misura dell'obbligo di dimora. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Antonio Fracasso, Carlo Congedo, Mario Stefanizzi e Giuseppe Bonsegna.
Da osservare che il Gup, quando l'imputato sceglie il patteggiamento non entra nel merito del fatto. Si intuisce però indirettamente che il dottor Cazzella deve aver ritenuto di entità non particolarmente rilevante il principio attivo in possesso dei tre ragazzi.

Venerdì, 24 Maggio, 2013 - 00:07