Dopo Lecce un catalogo delle opere d'arte presenti anche negli uffici comunali di Galatina?

Il progetto "Arte in Comune" punta alla tutela e valorizzazione del patrimonio mobile comunale di Lecce. Centinaia sono infatti le opere d'arte non musealizzate dislocate nei vari uffici comunali, spesso trattate come mera mobilia, private, dunque, della loro funzione culturale. Il progetto ha mirato a recuperare quella funzione e a restituire alla collettività un patrimonio latente, una ricchezza che i cittadini leccesi non sapevano di possedere. L'attività di censimento e studio, durata oltre due anni, ha portato alla riscoperta di circa trecentocinquanta opere, in gran parte inedite, realizzate da più di duecento artisti, ma ha anche consentito il recupero di molte opere di pregio avviando apposite procedure di restauro e conservazione. Opere di grande pregio, intrinsecamente legate alla storia artistica cittadina di cui pure si sono ripercorsi luoghi e tracciati fondamentali.
Con il lavoro condotto le opere sono state metaforicamente portate fuori dalle stanze comunali e restituite alla cittadinanza, che si è così riconosciuta come unica e autentica proprietaria. Il tutto sarà a breve testimoniato da un catalogo - unico nel suo genere - attualmente in stampa e la cui uscita è prevista a giugno.  
“L'idea era di immaginare una catalogazione di tutto il patrimonio artistico mobile del Comune di Lecce. Quest'iniziativa è finalizzata non soltanto a stabilire le proprietà dell'Ente, ma anche a verificare lo stato di conservazione delle stesse”, ha dichiarato il sindaco Paolo Perrone.
“Si tratta di opere mai catalogate, presenti nelle stanze, nei magazzini, negli uffici comunali. Alcune di esse hanno immediatamente hanno avuto bisogno di una attività di restauro, in collaborazione con l'Accademia delle Belle Arti, al fine di renderle fruibili sia materialmente, che attraverso un'iniziativa editoriale”, ha concluso. 

Sarebbe interessante dare vita ad un progetto simile anche a Galatina. I quadri collocati alle pareti di alcune stanze di Palazzo Orsini sono stati mai censiti? C'è qualche altra opera nei depositi comunali?  Una convenzione con il Liceo Artistico finalizzata al loro esame, magari sfruttando le opportunità dell'obbligatoria alternanza scuola lavoro, potrebbe essere lo strumento adatto per raggiungere a costo zero tale scopo. (d.v.)

Martedì, 25 Aprile, 2017 - 00:05