"Don Tonino, seminato nella sua terra"
“Sono giunto pellegrino in questa terra che ha dato i natali al Servo di Dio Tonino Bello. Ho appena pregato sulla sua tomba, che non si innalza monumentale verso l’alto, ma è tutta piantata nella terra: Don Tonino, seminato nella sua terra, sembra volerci dire quanto ha amato questo territorio”.
Papa Francesco parla dal palco allestito ad Alessano davanti al cimitero, con qualche minuto di ritardo rispetto ai tempi stabiliti dal rigido protocollo ma conquista subito il cuore dei quasi ventimila pellegrini presenti.
L’afflusso di fedeli, nel vasto piazzale appositamente predisposto, era cominciato molto presto. Alle ore 5:30 almeno mille persone erano assiepate lungo le transenne che delimitavano la zona da cui sarebbe passata la papamobile.
I discorsi di don Giuseppe Indino, di don Luigi Ciotti e i canti del Coro diocesano tengono viva l’attenzione e spiegano il senso della visita del successore del Primo Apostolo.
“Don Tonino Bello –racconta uno speaker- andò un giorno ad incontrare in Vaticano San Giovanni Paolo II e lo salutò dicendo ‘vengo ad inginocchiarmi davanti al successore di Pietro’. ‘Un giorno Pietro verrà da te’ fu la risposta di Papa Woityla. Ed ecco quella profezia si sta avverando”.
“L’incontro con Lei lascerà un segno indelebile nella nostra storia –aveva detto monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca accogliendo il Papa- e rimarrà sempre vivo nella memoria del popolo salentino”.
Il Vescovo di Roma era arrivato nel Salento su un aereo dell’Aeronautica militare, atterrato alle ore 8:25 sulla pista dell’aeroporto di Galatina. Era stato accolto dal comandante Luigi Casali, accompagnato dalla sua signora e da due bambini che gli hanno offerto un mazzo di fiori.
Alle ore 8:33 si era imbarcato sull’elicottero che aveva, poi, lasciato il ‘Fortunato Cesari’ alle ore 8:36.
Quando, dieci minuti dopo, la sagoma bianca del velivolo è apparsa sul cielo di Alessano l’urlo ‘Buongiorno Francesco’ è esploso nell’aria per divenire partecipe silenzio non appena Papa Bergoglio si è fermato a pregare sulla tomba di don Tonino.
Alle ore 10:36 l’elicottero ha di nuovo preso a bordo il Papa per portarlo a Molfetta e le migliaia di persone presenti hanno cominciato ordinatamente a defluire.
La macchina organizzativa ha funzionato anche grazie all’apporto di numerosi vigili urbani e volontari della Protezione civile provenienti da molti comuni della provincia (nutrita la rappresentanza dei galatinesi).
Il sindaco di Galatina Marcello Amante, con l’assessore Cristina Dettù, era insieme a tutti gli altri primi cittadini nei posti a sedere a sinistra del palco papale.
Qui il video della preghiera sulla Tomba di Don Tonino
Il video integrale del discorso di Papa Francesco ad Alessano
Le foto di Galatina sono di Enrico Surdo
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