Denunciato cinquantenne di Novara per possesso abusivo di armi

Viveva nel Salento con la fidanzata ed alla moglie aveva raccontato di essere stato reclutato in un corpo paramilitare

Gli Agenti della DIGOS di Lecce hanno denunciato a piede libero, per detenzione abusiva di armi, M. D., di 50 anni, della provincia di Novara, in Salento per seguire la sua nuova fidanzata. L’uomo, trasferitosi da qualche tempo in un paesino della provincia di Lecce insieme all’attuale compagna, aveva raccontato alla moglie che era stato reclutato tra le fila di un’organizzazione paramilitare. La donna, preoccupata dalle lunghe assenze del marito, ha ritenuto di dover riferire la vicenda ai poliziotti della Questura di Novara raccontando che lo stesso gli aveva mostrato di essere in possesso di una pistola a suo dire assegnatagli in dotazione all’ingresso nel gruppo paramilitare.
In seguito a ciò, su segnalazione dell’omologo ufficio investigativo di Novara, i poliziotti salentini, dopo una mirata attività info-investigativa, svolta per verificare l’effettiva presenza sul territorio dell’uomo e le circostanze a lui connesse, hanno proceduto al controllo dello stesso, dopo averlo rintracciato presso l’abitazione della donna che attualmente frequenta.
L’attività di perquisizione nei suoi confronti, estesa all’auto a lui in uso e all’abitazione, ha consentito di rinvenire, nella sua camera da letto, conservati in un armadio, un pugnale con relativo fodero, della lunghezza complessiva di 38 cm ed una baionetta marca “Waffenfabrik Neuhausen”, completa di fodero in metallo, lunga complessivamente circa 45 cm; mentre nel cassetto di un comò è stata rinvenuta una “scacciacani” di colore nero, marca Kimar, modello 92 Auto, replica della pistola Beretta modello 92 in uso alle forze di Polizia.
La replica di pistola ritrovata, quella verosimilmente mostrata alla moglie, è di fatto una pistola a salve che può essere detenuta anche senza porto d’armi e non va denunciata. Diverso invece per il pugnale e la baionetta, che rientrando di diritto tra le “armi bianche” (armi la cui destinazione è l’offesa alla persona, che si usano mediante l’energia e l’abilità dell’uomo e che provocano ferite per mezzo di punte ed il cui porto è vietato in modo assoluto) avrebbero dovuto essere denunciate all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Per tale ragione le armi sono state sequestrate e l’uomo è stato deferito all'Autorità Giudiziaria.

Domenica, 9 Febbraio, 2020 - 00:05

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