"Deiezioni dei cani e cicche infestano la città"

Un appello al Sindaco, al Vicesindaco e alle Forze dell'Ordine affinché combattano i comportamenti incivili

Signor Sindaco, Signora Vice Sindaca, mi permetto, per dovere civico, di segnalare alla Vostra sensibile attenzione, un grave e diffuso disagio che patisce la città per l'inurbana abitudine, propria di molte cittadine e cittadini, di gettare le cicche sui marciapiedi e sulle strade della città e di portare a spasso i cani di famiglia onde consentire agli inconsapevoli animali di soddisfare i propri bisogni
fisiologici, liquidi e solidi, anziché nell'orto di casa propria, sui marciapiedi e nelle, ormai impraticabili, aiuole dei giardini comunali e dei viali pubblici.
Meglio conosco la penosa situazione in cui versa il mio quartiere, nei paraggi della sede del mio studio sito in via Marche, 122: l'aiuola sparticarreggiata di viale Santa Caterina Novella, come il tratto in ripida discesa, senza marciapiede, di via Marche, sono impraticabili per quante feci si celano tra l'erba.
Occorre, a parer mio, concepire - se già non c'è - un regolamento comunale per le cure della città in cui prevedere sanzioni che le Forze dell'Ordine, in primis la Polizia Municipale, ma anche Polizia di Stato e Carabinieri, dovrebbero comminare, senza indugio, a chi sporca il suolo pubblico.
Sul piano giuridico ed operativo, vorrete anche valutare, Voi Amministratori, l'opportunità di accompagnare il regolamento con un'apposita Ordinanza. Da semplice cittadino, ho parlato tempo addietro della questione che qui sollevo, con l'ottimo Dirigente di Polizia di Stato, che opera in città, Dott. Giovanni Bono, che legge la presente p.c., e si è detto sensibile al problema a lui noto.
Penso, in definitiva, che regolamenti privi di un apparato sanzionatorio, siano facilmente eludibili come penso che solo con la preziosa azione di vigilanza e applicazione delle sanzioni, da affidare alle Forze dell'Ordine, si possano risolvere presto e bene le questioni di ineducazione civica diffusa, come codesta che denunzio oggi con la presente missiva telematica che ha il sapore e la sostanza di una denuncia "aperta" contro ignoti.
Mi tornano alla mente, mentre scrivo, letture datate, di libri di Storia Patria, in cui appresi che il Sindaco di Lecce del tempo che fu, Oronzo Massari, circolava in città, ogni mattina, a prima ora con il calesse, per sincerarsi dell'igiene delle strade.
Altro passo da compiere, a mio parere, è l'affiggere manifesti sui muri, negli spazi consentiti alla pubblicità, ed il sensibilizzare i dirigenti di tutti gli asili e le scuole della città acciocché i docenti istruiscano i discenti a rispettare, sin da tenera età, l'ambiente prestando la dovuta attenzione all'igiene sulle strade, le piazze ed i giardini della città.
Vi ringrazio per il cortese riscontro che vorrete dare alla presente missiva telematica ma sopratutto per la soluzione rapida che vorrete dare alla questione sollevata giacché nella vita "Volere è Potere"
Confidando in Voi che mi rappresentate e rappresentate l'intera città, Vi porgo i migliori saluti.
Dott. Pietro Montinari

e-mail indirizzata alle ore 10:40 del 23 giugno 2014 a:

Gentile
Dott. Cosimo Montagna
Sindaco
COMUNE DI GALATINA
via Umberto, I
73013 Galatina (Le)
Gentile
Avv.ta Roberta Forte
Vice Sindaca
COMUNE DI GALATINA
via Umberto, I
73013 Galatina (Le)
p.c.
Maggiore
Dott. Antonio Claudio Orefice
Comando Polizia Locale
COMUNE DI GALATINA
via Vittorio Emanuele, 22
73013 Galatina (Le)

Vice Questore
Dott. Giovanni Bòno
Dirigente Polizia di Stato
via Salacino
73013 Galatina (Le)

Mar.Mag.
Rag. Riccardo Musardo
Comandante Stazione Carabinieri
via Della Costituzione, 54
73013 Galatina (Le)

Martedì, 24 Giugno, 2014 - 00:05