Per dare di più basta sognare

Giorni fa passeggiando nel centro storico per ammirare da vicino i portali dei palazzi antichi ed aspirando a pieni polmoni l'aria densa di profumi che provenivano dalle cucine aperte di tante abitazioni, mi sembrava di rivivere il mercato delle spezie di istanbul. La sola differenza era la quantità di persone che lì si accalca fra negozi e botteghe che caratterizzano quei luoghi mentre da noi tutto tace, tutto è chiuso e la gente non ha interesse ad uscire in quanto non attratta.
Per un attimo mi sono sentito smarrito poi destandomi sono tornato alla realtà. Ho sognato. Qualcuno mi ha detto che nei miei scritti sogno troppo come se fosse una colpa grave farlo. Gli ho risposto che sognare è una speranza, se ci togliete anche questo siamo perduti, ma ricordati che spesso i sogni si trasformano in realtà. Sono riuscito a redimerlo un po’ ma era rattristato e senza più speranza per questo paese. L'ho invitato ad essere più ottimista ed a credere in un futuro migliore.
Non aveva tutti i torti a descrivere la situazione apocalittica del nostro paese: un ospedale che viaggia verso la chiusura, liste di attesa e tempi lunghi per i cittadini, reparti dimezzati non solo come posti letto ma anche come personale, creando disagi ai malati ed al personale dipendente; anziani che combattono tutto il giorno tentando di capire la raccolta differenziata dei rifiuti sperando di scegliere la busta giusta in cui inserire la spazzatura evitando le multe (contravvenzioni elevate giustamente dai vigili urbani ma che gravano sul bilancio familiare); manifestazioni artistiche estive da parte dei commercianti che trovano ostacoli insormontabili ad essere svolte; pulmann e bus che ogni mattina inquinano il centro abitato della città mentre potrebbero benissimo fermarsi alla fiera e con la navetta interna del servizio pubblico essere smistati nelle scuole o altrove con modalità di parcheggio per le autovetture. Questa è solo una parte dei 'mali' che affliggono la nostra città e che rendono le persone sgomente e rassegnate. 'Si può dare di più', cantavano Morandi, Ruggeri e Tozzi: a noi galatinesi attuare il messaggio.

Sabato, 6 Luglio, 2019 - 00:07