"Dall'assessore Forte ci saremmo aspettati un mea culpa"
La lista Patti Chiari e Italia dei Valori, rivendica il rigore e il senso di responsabilità di questa amministrazione nell’adottare una revisione del piano economico finanziario della tariffa rifiuti 2016, anteponendo gli interessi della città alle logiche di partito e/o ad i facili consensi elettorali. Un atto dovuto per ripristinare gli equilibri di cassa del bilancio comunale, gravato fortemente negli anni dai mancati introiti della Tariffa TARI, e per scongiurare il default dell’Ente, con inevitabili conseguenze per la città soprattutto in ambito economico-finanziario e sociale.
Chi governa, a qualsiasi livello istituzionale, deve essere colui che più di altri, spinto dal senso della verità, si assume la responsabilità di scelte anche dolorose ed impopolari, ma necessarie per futuro della propria comunità. A tal proposito, le motivazioni delle dimissioni del vicesindaco Roberta Forte sono del tutto singolari ed appaiono un inutile tentativo di scaricare su altri la responsabilità di scelte impopolari che, al contrario, si sono dimostrate obbligate, anche e soprattutto a causa della propria disattenzione nel gestire le deleghe conferitele.
Ci saremmo aspettati dal Vicesindaco, in quanto assessore all’ambiente, alle partecipate ed all’urbanistica, un onesto e sereno mea culpa, piuttosto che un atteggiamento perseverante nella demagogia sterile, utile solo a suggestionare i cittadini, forse convinta che la ricerca del consenso a tutti i costi valga di più del raccontare una verità scomoda. È inaccettabile che l’assessore alle partecipate ed all’ambiente prenda oggi le distanze dal problema, con motivazioni populistiche, dopo quattro anni di precise responsabilità politiche ed amministrative per le scelte nel tempo assunte. La “questione” Tariffa Rifiuti è antica ed ha attraversato varie amministrazioni e l’ex Vicesindaco non può far finta oggi di non conoscere che il non riscosso – non per inerzia dell’ente – è sempre e comunque gravato sul bilancio comunale e, dunque, su tutti i cittadini.
Ristabilire le regole e muoversi nel rigoroso rispetto di altrettanto rigorose norme che ormai impongono l’equilibrio di cassa, è un dovere che responsabilmente un amministratore pubblico deve assumere, dal quale non ci si può smarcare con slogan propagandistici e con la presunzione di offrire “soluzioni alternative” che, per un verso, sono oggettivamente impraticabili e, per altro verso, scontano omissioni proprio nell’esercizio di altre deleghe gestite, quale quella all’urbanistica. Di fronte a momenti difficili ci sono tanti modi di reagire: da un lato la fuga, la retorica vuota, le proposte di circostanza, la sterile protesta; dall’altro, il senso di responsabilità inteso come risposta personale e presa di posizione consapevole e seria di fronte ai problemi, per l’individuazione di una soluzione. Ma il vicesindaco Roberta Forte ha scelto la strada più facile: quella delle dimissioni. Dimissioni che hanno l’odore di campagna elettorale, nel tentativo di ancorarsi alle promesse fatte, difficili da mantenere, e sottrarsi così, alla propria responsabilità di amministratore di una città come Galatina.
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