Da alcuni giorni non aveva contatti con i suoi, Pietro Congedo trovato in casa senza vita

Lo hanno trovato in casa sua, supino ai piedi del letto, con la testa rivolta da un lato. Il corpo di Pietro Congedo, 68 anni, galatinese, aveva la rigidità della morte che deve averlo colpito all’improvviso senza nemmeno dargli la possibilità di chiedere aiuto. L’ insegnante, abbastanza conosciuto in città, viveva da solo in un’abitazione nel centro antico, al primo piano di via Lillo. Da alcuni giorni i famigliari non avevano sue notizie e si sono perciò rivolti ai Vigili Urbani chiedendo loro di trovare il modo di entrare in casa del congiunto.
Intorno alle ore 10, Domenico Angelelli, comandante della Polizia Locale, e l’assistente Gigi Tundo, con l’aiuto di un fabbro, sono riusciti ad aprire prima il portoncino che dà in strada (con un cacciavite) e poi l’infisso (la serratura è stata più difficile da scardinare) da cui si accede all’appartamento.
Prima ancora di entrare nella camera in cui giaceva esanime Congedo, dal forte odore diffuso nella casa hanno intuito che qualcosa di gravissimo doveva essere accaduto. Hanno quindi richiesto l’intervento del 118 e dei Carabinieri.
I sanitari della Asl non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Pietro Congedo mentre gli uomini dell’Arma avvertivano il magistrato di turno.
Da una prima ricostruzione sembrerebbe che Piero (così si faceva chiamare) abbia avuto l’ultimo contatto con qualcuno l’11 febbraio scorso. Il fratello Marcello ha insistito affinché si entrasse nella sua abitazione insospettito, oltre che dal fatto che non lo sentiva da alcuni giorni, anche dalla circostanza che tutte le finestre della casa fossero serrate. Pietro fumava abbastanza ed aveva la necessità di far cambiare spesso l’aria delle stanze in cui viveva.
Era appassionato d’arte e in occasione della manifestazione ‘Galatina in fiore’ non mancava di esporre alcune sue realizzazioni (foto). La sua morte è stata ufficialmente attribuita a cause naturali.

Giovedì, 21 Febbraio, 2019 - 14:25