A Cutrofiano tre milioni di euro per risanare le cave

Il nostro territorio comunale è stato interessato da una intensa attività estrattiva ipogea protrattasi approssimativamente dell'Unità d'Italia sino alla metà degli anni novanta a partire dalla zona meridionale del centro abitato e in tutta la zona sud del territorio. Sono stati censiti oltre 160 pozzi d'accesso a cave in sotterraneo da cui si estraeva calcarenite in conci utilizzata prevalentemente per l'edilizia.
In base a quanto contenuto nell’'Atto di indirizzo per la messa in sicurezza dei territori a rischio cavità sotterranee provato dalla Autorità di Bacino della Puglia il 25/07/2006 e con delibera del comitato istituzionale del 20/12/2011, l'AdB ha proceduto alla perimetrazione di vaste zone del territorio cutrofianese con l’individuazione di aree a pericolosità geomorfologica elevata ( PG2) e molto elevata ( PG3) dove l'Autorità ritiene vi sia il pericolo di sprofondamento da crollo di cavità nel sottosuolo.
Tale perimetrazione ha incluso anche aree urbane comprese fra le vie Collepasso, Mantova, Pisa, Livorno, Supersano e Viale della Costituzione, in cui studi geologici-tecnici e indagini geofisiche e geognostische, eseguite su iniziativa dell'Amministrazione Comunale nell'anno 2013-2014, individuano la presenza di più siti estrattivi sotterranei, di media e grande estensione, di cui aveva conoscenza limitata, e purtroppo, sottostimata e imprecisa, attraverso studi pregressi propedeutici alla progettazione di edifici e alla progettazione e l'approvazione di Piani di lottizzazione.
Da qui l’A.C. ha predisposto tramite tecnici incaricati, un " progetto preliminare dell'intervento di bonifica e messa in sicurezza di cavità antropiche presenti nell'area urbana e suburbana" del nostro Comune.
La notizia è di qualche giorno fa, la Regione Puglia ha accolto la richiesta di finanziamento presentata dal Comune di Cutrofiano finanziando il proprio progetto con 3 milioni di euro, 68 sono i progetti presentati in tutta la regione di cui 9 localizzati nelle provincie di Brindisi, Lecce e Taranto.
La nostra " ostinazione" ha portato un grosso risultato per la nostra comunità, in questa prima fase preliminare, sulla base dei livelli di conoscenza dello stato dei luoghi che si hanno a disposizione, la definizione anche se non dettagliata, degli interventi da eseguirsi sia per la bonifica dei siti, sia per la messa in sicurezza e definitiva stabilizzazione delle gallerie estrattive ipogee con particolare preferenza per quelle rinvenibili al di sotto o in prossimità di edifici ed infrastrutture stradali.
Sull'aerofotogrammetria, allegata alle tavole grafiche del progetto, sono state localizzate le cinque cave ipogee che, secondo le priorità indicate dall'Amministrazione Comunale, sono state identificate in: Cava Ipogea Via Otranto; Cava Ipogea Via Brindisi Cava ipogea Via Napoli Cava ipogea B43; Cava ipogea B 42.
L'ordine di priorità è stabilito in ragione della maggiore interferenza dei siti con infrastrutture comunali, sotto servizi ed edifici residenziali e commerciali ed inoltre, da quanto è stato possibile accertare, soprattutto per le cave ipogee presenti nell'area urbana, non sussistono condizioni tali da consigliare la loro conservazione.
Grazie al finanziamento regionale che, speriamo vada ad incrementarsi ulteriormente, tante famiglie potranno essere più tranquille ed i terreni limitrofi potranno essere svincolati dagli attuali vincoli imposti dall'AdB.
Voglio ringraziare le Istituzioni interessate per la sensibilità dimostrata.

Domenica, 1 Maggio, 2016 - 00:05