Curato e liberato uno stercorario mezzano

Durante i mesi invernali non è raro che il Centro recupero fauna dell'Osservatorio faunistico provinciale (Museo di Calimera) sia contattato per animali acquatici ritrovati lungo le coste salentine. In genere si tratta di tartarughe marine spiaggiate o di gabbiani, aironi o cormorani in evidente difficoltà, che necessitano di cure. Lo scorso 21 gennaio però, ad avere bisogno di aiuto era un volatile non bene identificato, avvistato sulla costa adriatica del Salento. La guardia costiera Davide Marullo, fuori servizio in quel momento, si è reso da subito disponibile al recupero e successivo trasporto dell’animale presso il Centro. Nel primo pomeriggio lo stercorario mezzano, identificato con esattezza grazie alla consulenza del direttore dell’Oasi WWF ”le Cesine”, Cristiano Liuzzi, è stato ricoverato a Calimera. L’esemplare presentava diverse patologie: zoppia alla zampa sinistra, una brutta enterite, forte dimagrimento (non superava i 400 gr di peso) e problemi a entrambi gli occhi. I primi giorni al Centro sono serviti a stabilizzare le condizioni dello stercorario che non riusciva ad alimentarsi autonomamente. Per fortuna la sua natura opportunistica ha preso il sopravvento e dopo appena qualche giorno, lo stercorario mezzano ha preso a mangiare da solo…15 pesci per pasto!
Oggi, dopo un mese di cure al Centro recupero fauna le sue condizioni sono notevolmente migliorate. Il peso è di 680 gr, la zoppia è sparita, come anche l’enterite, e l’infezione agli occhi è in via di guarigione. Questo esemplare è il settimo finora avvistato in tutta la Puglia e l’unico nel Salento. L’Osservatorio faunistico della provincia di Lecce, di cui fanno parte i Centri recupero fauna del Museo di Calimera, dimostra ancora una volta l’importanza del suo lavoro. I dati raccolti in questi anni contribuiscono alla conoscenza degli andamenti delle popolazioni e dei flussi migratori, portando notevoli contributi alla ricerca scientifica e alla tutela dell’ambiente.
Il Centro recupero fauna dell'Osservatorio faunistico provinciale (con tre centri per la cura della fauna selvatica, esotica e tartarughe marine),  è situato presso il Museo di Storia naturale del Salento a Calimera. Entrambe le strutture, che insieme contano oltre 2.000 mq di area espositiva, sono visitabili la domenica dalle 10.30 – 16.00 (ultimo ingresso 15.00 - orario invernale in vigore fino al 30 aprile).
In particolare, le sezioni visitabili del Museo sono: Astronomia, Mineralogia, Paleontologia, Entomologia, Malacologia e Tassidermia. Alla visita sono abbinati anche diversi laboratori didattici dedicati alle scuole: Aspiranti scienziati cercasi; Giochiamo con aria, acqua, terra, fuoco; Esperimenti scientifici presentati come attività ludiche.
Alle sezioni espositive si aggiungono il Vivarium, che racchiude terrari ed acquari con ricostruzioni ambientali con rettili, anfibi e invertebrati, e il Parco faunistico, dove ammirare animali selvatici divenuti ospiti permanenti poiché esotici abbandonati o frutto di sequestri della forestale. Il Parco si snoda all’interno di un bosco di leccio, lungo un suggestivo itinerario. Oltre agli animali, si possono osservare le tipiche costruzioni della tradizione contadina (il capanno degli attrezzi, il pollaio, la “cranara”, il muro a secco).
Con l’arrivo della primavera inoltre sarà possibile usufruire dell’area pic nic attrezzata.

Museo di Storia naturale del Salento SP 275 Calimera Borgagne km 1, Calimera (Le)

Info e prenotazioni: info@msns.it
Prenotazioni per il servizio guida dalle 9.30 alle 12.30: tel. 389 1326102; 324 8898814; 324 8890790.

www.msns.it

Fb: Museo di Calimera Naturalia / Sos fauna selvatica

 

Martedì, 24 Febbraio, 2015 - 00:04