COVID-19. Tornano a salire i contagiati nel Salento: ieri sette in più. A Galatina sono sempre 13 i ricoverati per coronavirus
Nel Salento torna a crescere il numero delle persone positive al Covid-19 ma nel Reparto di Malattie Infettive il numero dei ricoverati rimane invariato. Ieri, alle ore 20 circa erano sempre tredici.
Il Sindaco di Galatina ha fatto sapere, attraverso la sua pagina facebook, di avere "dato indirizzo per l'istituzione di apposite voci nel bilancio ove destinare somme immediatamente disponibili da utilizzarsi per all’acquisto di beni e servizi necessari ad affrontare l’emergenza Covid-19. Risorse utili per fare fronte a situazioni di particolare interesse collettivo come supportare e tutelare i medici di famiglia e i pediatri, in prima linea tanto quanto i loro colleghi ospedalieri, e i nostri anziani.
E’ per questo che avevo già dato disposizione al responsabile della Protezione Civile di effettuare una verifica sul nostro territorio rilevando eventuali carenze nei presidi di dispositivi di protezione individuale necessari. Pertanto abbiamo provveduto a consegnare un lotto di 1000 mascherine chirurgiche, 50 ffp2, 10 ffp3 e 10 tute alla RSA Galluccio e già nelle prossime ore faremo consegnare un kit con 50 mascherine chirurgiche e 2 ffp2 ad ogni medico di famiglia e pediatra".
La situazione in Puglia
Venerdì 17 aprile, in Puglia, sono stati registrati 2.120 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 69 casi, così suddivisi: 21 nella Provincia di Bari; 3 nella Provincia Bat; 11 nella Provincia di Brindisi; 27 nella Provincia di Foggia; 7 nella Provincia di Lecce; 0 nella Provincia di Taranto.
Sono stati registrati oggi 8 decessi: 3 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 1 in provincia di Lecce. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 38.278 test. Sono 364 i pazienti guariti. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 3.327 così divisi: 1.050 nella Provincia di Bari; 333 nella Provincia di Bat; 439 nella Provincia di Brindisi; 807 nella Provincia di Foggia; 434 nella Provincia di Lecce; 235 nella Provincia di Taranto; 25 attribuiti a residenti fuori regione; 4 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Il Covid-19 in Italia
Alle ore 18 del 17 Aprile 2020, 106.962 persone risultavano positive al virus e, quindi, in Italia risultavano 172.434 i casi totali. Nel dettaglio: i casi positivi erano 33.434 in Lombardia, 13.585 in Emilia-Romagna, 13.998 in Piemonte, 10.618 in Veneto, 6.583 in Toscana, 3.459 in Liguria, 3.157 nelle Marche, 4.214 nel Lazio, 3.027 in Campania, 1.990 nella Provincia autonoma di Trento, 2.656 in Puglia, 1.428 in Friuli Venezia Giulia, 2.139 in Sicilia, 1.942 in Abruzzo, 1.582 nella Provincia autonoma di Bolzano, 494 in Umbria, 872 in Sardegna, 819 in Calabria, 491 in Valle d’Aosta, 266 in Basilicata e 208 in Molise. Sono 42.727 le persone guarite. I deceduti sono 22.745, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. (Fonte: Protezione Civile)
Confartigianato Lecce per le Caritas diocesane
L’emergenza sanitaria in corso rischia di trasformarsi sempre più in emergenza sociale, aggravando le situazioni di povertà già presenti nel territorio. Per questo motivo Confartigianato Imprese Lecce ha avviato una raccolta fondi in favore delle quattro Caritas diocesane, impegnate in queste settimane a offrire aiuti alimentari e misure di accompagnamento a persone e famiglie in difficoltà. «Vogliamo dare un segnale forte in nome della solidarietà – ha dichiarato Maurizio Botrugno, vice presidente vicario di Confartigianato Imprese Lecce -. Siamo consapevoli delle difficoltà economiche in cui versano tante persone. Per questo possiamo e dobbiamo sostenere chi in questo particolare periodo lavora costantemente per non far venire meno i servizi essenziali a chi ne ha bisogno. Servizi che le Caritas a livello diocesano e parrocchiale assicurano quotidianamente. Tutti noi stiamo attraversando un momento di difficoltà individuale e collettiva ma abbiamo il dovere di impegnarci per aiutare i più deboli. La macchina della solidarietà non può fermarsi». Anche Confartigianato Lecce offre il suo contributo donando 500 euro a ognuna delle quattro Caritas diocesane presenti sul territorio: arcidiocesi di Lecce, diocesi di Nardò-Gallipoli; arcidiocesi di Otranto e diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca.
L’iniziativa di solidarietà prevede che le somme raccolte vengano devolute interamente alle Caritas locali per sostenere l’impegno per le famiglie in difficoltà. Le donazioni potranno essere effettuate tramite bonifico bancario ai seguenti Iban: Caritas Arcidiocesi di Lecce – IBAN: IT31K0526216000CC0651299035 Caritas Diocesi di Nardò-Gallipoli – IT45A0335901600100000131858 Caritas Arcidiocesi di Otranto – IT39Y0306909606100000134257 Caritas Diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca – IT39O0526280130CC0470004029 (con la CAUSALE “Confartigianato Lecce Emergenza Covid19 per le famiglie”).
Fase 2. Audizione di Emiliano nelle Commissioni I e IV del Consiglio Regionale della Puglia
“La Fase 2 approderà martedì prossimo (21 aprile) nelle Commissioni I e IV del Consiglio Regionale pugliese, con l’audizione del Presidente Michele Emiliano e dei dirigenti Vito Montanaro, Pier Luigi Lopalco, Angelo Albanese, Pasquale Orlando e Antonio De Vito. Le audizioni sono state richieste dai Consiglieri regionali Francesca Franzoso, Ignazio Zullo e Sergio Blasi”. Lo comunicano i Presidenti delle Commissioni Bilancio, Programmazione e Attività produttive Fabiano Amati e Donato Pentassuglia.
“Purtroppo, non c’è settore che non abbia bisogno di sostegno economico a fronte di una disponibilità di risorse insufficiente a soddisfarlo. E poiché i fondi pubblici europei, nazionali, regionali e locali non vengono da un altro pianeta ma derivano dalle tasse pagate dai cittadini, è necessario valutare con attenzione i bisogni e le priorità, perché l’accortezza da avere è sempre la stessa: provare ad aiutare tutti senza nuove tasse. In questo consiste la così detta ‘Fase 2’, cioè l’intreccio tra l’emergenza sanitaria da contenere e le necessità economiche da sostenere. Un lavoro di cacciavite faticoso e attento – aggiungono i Consiglieri –, privo di gloria e ricco di sicuro dissenso, focalizzato non tanto a diagnosticare la gravità del dramma, cioè ciò che è noto a tutti, oppure l’elenco dei bisogni, cioè tutti i settori e nessuno escluso, ma a cercare il ‘come si fa’ a venire fuori dalla crisi. In altre parole, una scelta tra priorità che di per sé presuppone critiche”. “Per questo – concludono Amati e Pentassuglia – è opportuno condividere quanto più possibile, maggioranza e opposizione, il percorso sulla rimodulazione delle risorse europee e sulle misure straordinarie e urgenti per fronteggiare l’emergenza Covid-19 e sostenere l’economia, così come richiesto dai colleghi Zullo e Franzoso, sulle risorse necessarie e sulle modalità di attivazione della Fase 2 e, in particolare, su come e quali attività produttive far ripartire, come richiesto dal collega Blasi”.
Fase 2. Sergio Blasi; "In una settimana i soldi sui conti correnti delle aziende"
"Sin da subito ho ritenuto la manovra straordinaria da 450 milioni messa a punto dalla giunta regionale, basata sulla rimodulazione dei fondi strutturali, un’ottima iniziativa per sostenere il sistema produttivo pugliese, vale a dire i commercianti, gli artigiani, e tutte le piccole e medie imprese che hanno dovuto fermare la propria attività per via dell’emergenza sanitaria e oggi si trovano nell’impossibilità concreta di far fronte a scadenze imminenti (affitti, tasse, rate). Ora, affinché tutto questo non resti nell’alveo delle buone intenzioni, il fattore tempo è determinante: dal giorno della richiesta, all’accreditamento sul conto corrente, non deve passare più di una settimana. Per fare questo è assolutamente necessario abbattere l’unico vero grande ostacolo che di questi tempi la politica ha davanti: la burocrazia. Martedì, in audizione, porterò all’attenzione del presidente Emiliano una proposta per mettere i nostri piccoli imprenditori nelle condizioni di accedere a queste risorse in modo semplificato. Come? producendo attraverso il proprio commercialista una relazione di richiesta asseverata, ossia una relazione in cui il richiedente si assume la responsabilità della veridicità di quanto dichiara, ovvero della sua condizione di necessità. Naturalmente ciò significa che il richiedente risponde anche penalmente di eventuali falsi. Sulla base di una richiesta così semplificata, alla Regione non spettano che due cose molto semplici: accreditare la somma sul conto corrente del richiedente attraverso Puglia Sviluppo e punire in modo esemplare eventuali furbi. Non solo tutto questo si può fare, ma credo sia assolutamente necessario farlo, altrimenti questi 450 milioni non serviranno a sostenere la ripartenza, ma a pagare le spese di chiusura delle attività pugliesi. Insomma, non permettiamo alla burocrazia di arrivare là dove nemmeno il coronavirus è riuscito".
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