Covid-19. Sfiorano i 300 i positivi nel Salento. Due decessi a Galatina

Sottoposto a tampone tutto il personale del Reparto Infettivi del 'Santa Caterina Novella'.

Cinque ospiti della Rsa 'La Fontanella di Soleto', risultati negativi al Covid-19, sono stati trasferiti presso la Clinica San Fancresco di Galatina ed uno, risultato positivo, è stato ieri ricoverato nel Reparto di Malattie Infettive del 'Santa Caterina Novella'. Nella giornata di ieri ci sono stati, purtroppo, nel Reparto, anche due decessi: un anziano signore era stato ospite della Rsa soletana ed era ricoverato a Galatina perché risultato positivo, l'altra persona scomparsa era una donna trasferita dall'ospedale di Copertino. Sarà l'Istituto Superiore di Sanità a stabilire se la causa dei decessi è stata l'infezione da coronavirus.
Due pazienti, in via di guarigione sono stati trasperiti presso l'Ospedale di Copertino. I letti attualmenti occupati nella U.O.C. di Malattie Infettive galatinese erano, alle ore 21 di ieri sera, 24.
Desta una qualche preoccupazione il fatto che un infermiere del Reparto sia risultato positivo al test dopo avere accusato alcuni sintomi tipici dell'infezione. Sono ora in quarantena anche i suoi tre colleghi di turno. Tutto il personale operante nella Palazzina De Maria si è sottoposto al tampone.

La situazione in Puglia
Lunedì 30 marzo, in Puglia, sono stati registrati 1.617 test per l'infezione Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 163 casi, così suddivisi: 76 nella Provincia di Bari; 5 nella Provincia Bat; 12 nella Provincia di Brindisi; 28 nella Provincia di Foggia; 54 nella Provincia di Lecce; 22 nella Provincia di Taranto; 1 fuori regione. (La somma dei dati per provincia è superiore di 35 casi perché include le schede di ieri non ancora attribuite per provincia e che sono state nel frattempo assegnate).
Sono stati registrati 5 decessi: 3 in provincia di Foggia (59, 93 e 75 anni), 1 in provincia di Bari (62 anni) e 1 in provincia di Lecce (87 anni). Salgono a 32 i pazienti guariti.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 13.117 test. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 1.712, così divisi: 594 nella Provincia di Bari; 103 nella Provincia di Bat; 164 nella Provincia di Brindisi; 405 nella Provincia di Foggia; 293 nella Provincia di Lecce; 121 nella Provincia di Taranto; 19 attribuiti a residenti fuori regione; 13 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

L'Ospedale di Copertino operativo pei i pazienti post-acuzie
L’Ospedale di Copertino ha incominciato ad accogliere pazienti con infezione Covid nella fase post acuzie. Il plesso è stato interamente sanificato, il personale sanitario e tutti gli operatori impiegati nella struttura sono stati sottoposti a tampone, il Presidio è quindi pronto ad accogliere in sicurezza i pazienti. Come previsto dalla programmazione regionale, in questa struttura verranno trasferiti i pazienti che hanno già fatto almeno una, due settimane di cura in ospedali provvisti di un reparto di malattie infettive e di rianimazione. Il tutto al fine di migliorare le condizioni generali di salute prima della dimissione definitiva.
Presso l’ospedale di Copertino è stato studiato un percorso di cura e assistenza che parte dall’accoglienza dei pazienti, passa per la degenza e si completa con la dimissione, inclusa la dimissione protetta presso il domicilio. La struttura garantisce anche un servizio rianimatorio in grado di fronteggiare eventuali improvvisi aggravamenti dello stato di salute, un servizio di radiologia con TAC, un laboratorio di patologia clinica. La struttura sarà in collegamento costante con l’ospedale di riferimento che è il Vito Fazzi e in particolare con il DEA.
Sempre nella struttura, i servizi medici saranno garantiti da una equipe multi professionale formata da Medici internisti, Cardiologi, Geriatri, Medici di terapia intensiva. Questa equipe è stata rafforzata con la presenza di un medico infettivologo. L’assistenza al paziente sarà garantita da infermieri e OSS in servizio presso la Struttura.
“I pazienti saranno costantemente monitorati e rimarranno qui fino alla remissione completa dell’infezione” ha detto il Direttore generale Rodolfo Rollo che ha rivolto un ringraziamento a tutti i dipendenti coinvolti: “Voglio ringraziare i medici, gli infermieri, gli Oss, Sanitaservice e tutti coloro che hanno affrontato con professionalità una condizione di emergenza inedita. L’Ospedale di Copertino in pochi giorni è stato in grado di rialzarsi, riorganizzarsi e di mettersi a disposizione del nostro territorio per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, grazie ad un lavoro di squadra. Il resto sarà valutato dai cittadini nei prossimi giorni”.

Le informazioni di Asl Lecce sulla Rsa La Fontanella. L'appello di Sergio Blasi
Nella giornata del 26 marzo la RSSA privata I.S.A. La Fontanella di Soleto (LE) si è ritrovata sguarnita di personale medico e sanitario, in seguito al contagio da Covid-19 di alcuni ospiti e di alcuni operatori della struttura e conseguentemente, il sindaco di Soleto ha emesso un’ordinanza in cui disponeva la gestione della struttura da parte della ASL. Il Direttore generale della Asl di Lecce, informato per le vie brevi dalla Prefettura e dal Sindaco di Soleto nella serata del 26 marzo, ha subito inviato due medici del Pronto Soccorso del Vito Fazzi di Lecce perché verificassero le condizioni di salute degli ospiti e si assicurassero della somministrazione delle opportune terapie.
La mattina del 27 la Direzione generale ha incaricato il Direttore del Distretto socio Sanitario di Galatina, competente per territorio, di coordinare gli interventi utili per fronteggiare l’emergenza nella Rssa affidando l’assistenza medica ad un gruppo di medici dell’azienda mentre quella  tutelare e assistenziale per gli ospiti a infermieri OSS e al personale di Sanitaservice.
Queste attività emergenziali sono state orientate:

  1. Alla valutazione clinica dei pazienti presenti (circa 87) spesso caratterizzata da non autosufficienza completa per pregressa grave disabilità;
  2. L’individuazione tempestiva degli ospiti da ricoverare;
  3. La conferma o revisione dei piani terapeutici in atto;
  4. Il completamento del test per la rilevazione del Covid agli ospiti e al personale presente in servizio;
  5. Il trasferimento presso Casa di Cura degli ospiti risultati negativi.
    Considerando l’elevato numero di ospiti e la necessità di un significativo numero di operatori, con diversa qualifica, la Asl ha ritenuto necessario suddividere gli interventi in due aree:
  • Interventi di continuità assistenziale Medica
    Finalizzati a garantire la presenza di un medico H24 per tutto il periodo emergenziale e di un coordinatore medico, con pluriennale esperienza nei servizi di emergenza medico chirurgica, con il mandato di definire e valutare i piani assistenziali e di cura degli ospiti.
  • Interventi assistenziali sanitari e tutelari per l’ospite, con servizi generali per la Struttura.
    Questi servizi assicurati da Infermieri e OSS, in numero proporzionale alla presenza degli ospiti, insieme ad interventi alberghieri generali per la pulizia, la sanificazione degli ambienti, preparazione e dispensazione dei pasti, servizi di lavanderia, ausiliarato e portierato.

La direzione generale, valutando il cospicuo impegno, su più fronti, di tutto il personale in questa fase di piena emergenza epidemiologica, ha ritenuto opportuno riservare a se stessa gli interventi sanitari di competenza dei Medici e di delegare ad altri Operatori qualificati gli interventi assistenziali e tutelari necessari. Il tutto sotto la direzione igienico sanitaria del Direttore del Distretto di Galatina.
Al momento, nella struttura, opera un nutrito gruppo di operatori, mediamente  così rappresentati: Mattina: un medico, due infermieri e otto OSS; Pomeriggio: un medico, due infermieri e otto OSS; Notte: un medico, due infermieri e otto OSS. A questi si aggiungono gli operatori incaricati delle pulizie, della gestione della biancheria, dei pasti e l’ausiliarato in genere.
Dal 28 marzo è stato attivato un servizio di accettazione e trattamento delle richieste di informazioni sanitarie provenienti dai familiari degli ospiti (dalle ore 8 alle ore 20). Alcuni problemi di comunicazione con le famiglie, riscontrate nella fase di avvio, sono da imputare alla mancata conoscenza diretta dei medici di tutti gli ospiti e dalla necessità di effettuare una prima valutazione clinica anche finalizzata all’eventuale ricovero dei Covid positivi e sintomatici. Dai prossimi giorni i familiari potranno parlare attraverso una videochiamata con i propri cari ospiti nella Rssa. E qualora le condizioni cognitive dei pazienti non dovessero consentirlo, le informazioni saranno date direttamente dai medici o dagli infermieri.
Nel pomeriggio di del 29 Marzo, quattro ospiti Covid negativi sono stati trasferiti nella casa di cura San Francesco. Purtroppo, sempre ieri, si sono registrati due decessi (persone di 89 e 91 anni) causati da gravi patologie pregresse (neoplasie)  e dalla copresenza di una infezione da Covid 19.

“Il pensiero che quanto sta avvenendo in queste ore nella casa di riposo di Soleto possa ripetersi nelle altre strutture della regione -scrive Sergio Blasi, consigliere regionale-  mi toglie il sonno. Ecco perché rivolgo l’ennesimo appello al presidente Emiliano e alla task force regionale, affinché provvedano quanto prima al potenziamento del personale medico in tutte le Rsa pugliesi, pubbliche o private che siano. Mettiamo subito a disposizione di queste strutture - ripeto, anche di quelle private! – il personale delle specialistiche dei vari distretti sanitari al momento fermi, utilizziamo gli operatori dei Cup in attesa di chiamata, non abbandoniamo a loro stessi i nostri anziani e le loro famiglie. Superiamo la burocrazia, è il momento di farlo, cerchiamo di arginare quella che rischia di diventare un’emergenza nell’emergenza.
Dobbiamo tenere presente che da oltre un mese nessuno di noi sa con esattezza cosa stia avvenendo all’interno di queste strutture, e soprattutto non lo sanno i famigliari degli ospiti, che ricevono notizie col contagocce, spesso inesatte, vivendo nell’angoscia che il peggio possa accadere da un momento all’altro.
Ecco perché oltre al potenziamento del personale medico ritengo prioritario garantire a ciascun ospite delle Rsa pugliesi la possibilità di mettersi in contatto quotidianamente con i propri familiari attraverso videochiamate assistite. Facciamo in modo che ‘tutto andrà bene’ non resti solo uno slogan da balcone. Anche perché, se così non fosse, nessuno potrà dire di non essere stato avvisato”.

 

 

Martedì, 31 Marzo, 2020 - 00:08

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