COVID-19. A Galatina si spegne un altro ospite della Rsa di Soleto

Ieri fatti i tamponi a tutti gli ospiti della Casa di Riposo Galluccio. Leonardo Donno chiede spiegazioni alla Asl Lecce sulla vicenda 'La Fontanella'

Si è spento ieri nel Reparto di Malattie infettive di Galatina un uomo di 80 anni piuttosto noto a Soleto. Era uno degli ostiti della Rsa 'La Fontanella'. Sarà l'Istituto Superiore di Sanità a stabilire se la sua morte sia dovuta al contagio da COVID-19. Nella Palazzina De Maria, alle ore 20 di ieri, risultavano ricoverate 23 persone. Una è stata dimessa perché guarita ed un'altra, in via di guarigione, è stata trasferita presso l'Ospedale di San Cesario. Sono stati tre i nuovi ricoveri di pazienti risultati positivi al tampone.
Nella giornata di ieri tutti gli ospiti della Casa di Riposo Galluccio sono stati sottoposti al tampone. Si attendono ora i risultati.

Leonardo Donno chiede spiegazioni alla Asl Lecce sulla vicenda Rsa 'La Fontanella'
Il deputato galatinese Leonardo Donno ha inoltrato ieri alla Direzione sanitaria della Asl di Lecce, e per conoscenza al Ministero della Salute, una richiesta di accesso agli atti per capire cosa sia successo nella Rsa "La Fontanella" di Soleto dove, dal 20 marzo al 7 Aprile, si contano 86 persone contagiate, tra anziani ospiti e dipendenti, e 10 decessi, di cui l'ultimo nella mattinata di ieri.
"Dal 20 marzo scorso, giorno del primo contagio acclarato di una ospite 95enne della residenza sanitaria, tutto il personale operante in struttura è stato sottoposto a quarantena obbligatoria domiciliare dallo stesso Dipartimento di Prevenzione della Asl - ricostruisce Donno. Da quel momento la struttura è quindi rimasta totalmente priva di personale socio assistenziale, necessario per garantire la cura medica e l’assistenza degli anziani, sia nella cura della persona che nella somministrazione delle terapie farmacologiche prescritte e dei pasti. Il tutto mettendo in serio rischio la salute dei pazienti, sì che il Sindaco di Soleto (con apposita ordinanza) si è visto costretto ad ordinare alla Asl di disporre l’immediata ripresa dei servizi. Ripresa che, a quanto mi è stato personalmente riferito da alcuni parenti degli ospiti che invocano giustizia e con i quali sono costantemente in contatto, sarebbe avvenuta solo una settimana dopo, ossia a partire dal 27 marzo - continua il deputato - ovvero da quando è stato raggiunto il numero di operatori necessari per garantire tutti i servizi previsti".
"Alla luce di queste premesse - dice il parlamentare - ho inviato una richiesta di delucidazioni alla Asl. Ho chiesto di essere messo al corrente, in primis, delle verifiche effettuate ancor prima che il COVID si diffondesse nella struttura in questione. Verifiche che, mi preme ricordarlo, l'azienda sanitaria è tenuta a fare, ai fini dell’accertamento del mantenimento del possesso dei requisiti di autorizzazione e funzionamento. Ho chiesto inoltre di conoscere le eventuali segnalazioni pervenute alla Asl da parte del gestore della struttura circa la situazione di emergenza in cui si era venuta a trovare e, di conseguenza, le singole azioni poste in essere dalla direzione generale una volta venuta a conoscenza delle criticità".
"Non da ultimo - conclude il deputato - ho chiesto di valutare l’opportunità di offrire un supporto psicologico a tutti gli ospiti ad oggi assistiti in struttura, che da settimane non possono godere della vicinanza fisica dei propri cari e che sono stati costretti ad affrontare in completa solitudine giorni difficili e perdite importanti, con tutto ciò che ne consegue». La richiesta di accesso agli atti del deputato segue l'invio degli ispettori sanitari disposto dal ministero della Salute, che sarà messo al corrente anche di tutto quello che emergerà in risposta alla missiva".

La situazione in Puglia
Martedì 7 aprile, in Puglia, sono stati registrati 1090 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 70 casi, così suddivisi: 27 nella Provincia di Bari; 0 nella Provincia Bat; 5 nella Provincia di Brindisi; 30 nella Provincia di Foggia; 6 nella Provincia di Lecce; 2 nella Provincia di Taranto. Sono stati registrati ieri 14 decessi: 8 in provincia di Bari, 5 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Brindisi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 23.149 test. Sono 168 i pazienti guariti. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 2.514 così divisi: 834 nella Provincia di Bari; 177 nella Provincia di Bat; 262 nella Provincia di Brindisi; 635 nella Provincia di Foggia; 384 nella Provincia di Lecce; 192 nella Provincia di Taranto; 25 attribuiti a residenti fuori regione; 5 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti. (Fonte: Regione Puglia)

Il COVID-19 in Italia
Alle ore 18 del 7 Aprile 2020, 94.067 persone risultavano positive al virus. Alla stessa ora di ieri, in Italia erano 135.586 i casi totali. Nel dettaglio: i casi positivi erano: 28.343 in Lombardia, 13.048 in Emilia-Romagna, 10.704 in Piemonte, 9.965 in Veneto, 5.427 in Toscana, 3.738 nelle Marche, 3.212 in Liguria, 3.365 nel Lazio, 2.765 in Campania, 1.890 nella Provincia autonoma di Trento, 2.137 in Puglia, 1.379 in Friuli Venezia Giulia, 1.859 in Sicilia, 1.491 in Abruzzo, 1.301 nella Provincia autonoma di Bolzano, 846 in Umbria, 821 in Sardegna, 733 in Calabria, 593 in Valle d’Aosta, 265 in Basilicata e 185 in Molise. Sono 24.392 le persone guarite.
I deceduti erano 17.127, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.
(Fonte: Protezione Civile)

Mercoledì, 8 Aprile, 2020 - 00:07

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