COVID-19. Cessato il supporto dei volontari della Protezione Civile al Pronto Soccorso di Galatina. Nessun nuovo contagio nel Salento

10 positivi in Puglia su 2110 tamponi. In Italia 789 nuovi casi e trend in discesa. Che il 'Santa Caterina Novella' divenga un piccolo Spallanzani è l'auspicio di Paolo Pellegrino

È cessato, ieri, il servizio di supporto che i volontari del Nucleo Operativo di Protezione Civile di Galatina hanno prestato al Pronto Soccorso del 'Santa Caterina Novella'. Con una lettera molto sentita, indirizzata a Vito Murrone, presidente del NOPC, Antonio Palumbo, Dirigente Medico Responsabile del P. S. galatinese, "certo di interpretare il pensiero di tutto il personale Medico, Infermieristico e Ausiliario, esprime la più sincera gratitudine e riconoscenza per l’importante servizio espletato dai Volontari del Nucleo Operativo Protezione Civile di Galatina, che con profonda dedizione hanno accolto l’utenza, accompagnandola in sicurezza all’interno del Presidio, al fine di contenere il rischio infettivologico della struttura".
Antonio Palumbo sottolinea anche come la grande collaborazione fra lui, Giuseppe De Maria, direttore medico del nosocomio galatinese, Marcello Amante, Sindaco di Galatina, e Vito Murrone  abbia consentito di "concretizzare un servizio efficiente ed efficace in un periodo storico delicato e in continua evoluzione".
"La presenza dei Volontari, con il loro servizio svolto con impegno e passione -conclude- ci ha fatto sentire ancora più vicina la Nostra Città, quasi una sorta di abbraccio virtuale che ci spronava a dare il meglio di noi stessi per fronteggiare un nemico invisibile che ci metteva a dura prova. (...) Mi auguro che in futuro possiamo continuare a collaborare per il bene del Nostro Ospedale".
Alle ore 20 di ieri era invariata la situazione dei ricoveri per COVID-19 nella Palazzina De Maria. Quattro pazienti sono risultati negativi al tampone di verifica e sono in attesa di una Rsa che possa ospitarli.

Il report dell'Asl Lecce: netto calo del numero dei contagi
Il report epidemiologico aggiornato al 15 maggio 2020, sui casi Covid nella provincia di Lecce evidenzia l’andamento dell’infezione con un raffronto tra i dati del 15 Maggio 2020 e quelli registrati alla data del 3 Maggio 2020, ultimo giorno del lockdown. Dall’analisi emerge un netto decremento del numero dei contagi dal 3 maggio a oggi (alcuni dei recenti casi rilevati si riferiscono ad operatori sanitari che hanno contratto l’infezione fuori provincia ma che sono stati a noi attribuiti perché residenti in provincia di Lecce). L’analisi evidenzia anche il calo dei ricoveri con la conseguente disattivazione del servizio di Rianimazione poiché fortunatamente nessun paziente richiede al momento quel tipo di intervento. Permane comunque la funzionalità del servizio, pronto a ripartire in caso di necessità.
Il report è a cura del Dott. Fabrizio Quarta, Direttore U.O.C. Epidemiologia e Statistica Asl Le.

La situazione in Puglia
Il 15 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.110 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 10 casi, così suddivisi: 1 nella Provincia di Bari; 0 nella Provincia Bat; 5 nella Provincia di Brindisi; 4 nella Provincia di Foggia; 0 nella Provincia di Lecce; 0 nella Provincia di Taranto. Oggi non sono stati registrati decessi. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 87.687 test. Sono 1.724 i pazienti guariti. 2.181 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.366 così divisi: 1.431 nella Provincia di Bari; 382 nella Provincia di Bat; 610 nella Provincia di Brindisi; 1.121 nella Provincia di Foggia; 507 nella Provincia di Lecce; 275 nella Provincia di Taranto; 29 attribuiti a residenti fuori regione; 1 per il quale è in corso l'attribuzione della relativa provincia.
Un caso registrato nella provincia di Lecce nei giorni scorsi è stato eliminato dal database in quanto doppio. Il totale dei casi di Lecce passa così a 507. Pertanto, il numero dei casi totali e degli attualmente positivi è incrementato di 9 unità. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il COVID-19 in Italia
Il 15 maggio, il totale delle persone che avevano contratto il virus era di 223.885 con un incremento rispetto al 14/05 di 789 nuovi casi. Il numero totale di positivi era di 72.070, con una decrescita di 4.370 assistiti rispetto al 14/05. Tra i positivi, 808 erano in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 47 pazienti rispetto al 14/05. 10.792 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 661 pazienti rispetto al 14/05. 60.470 persone, pari all’ 84% degli positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto al 14/05 i deceduti erano 242 e portano il totale a 31.610. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 120.205, con un incremento di 4.917 persone rispetto al 14/05.
Nel dettaglio, i casi positivi erano 27.746 in Lombardia, 11.113 in Piemonte, 6.001 in Emilia-Romagna, 4.439 in Veneto, 3.168 in Toscana, 2.603 in Liguria, 4.088 nel Lazio, 2.795 nelle Marche, 1.736 in Campania, 2.181 in Puglia, 406 nella Provincia autonoma di Trento, 1.760 in Sicilia, 741 in Friuli Venezia Giulia, 1.454 in Abruzzo, 359 nella Provincia autonoma di Bolzano, 90 in Umbria, 461 in Sardegna, 77 in Valle d’Aosta, 505 in Calabria, 227 in Molise e 120 in Basilicata.

L'Ospedale di Galatina una sorta di Spallanzani? (Paolo Pellegrino)
“La proposta rilanciata in queste ore dal presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce, Donato De Giorgi, merita apprezzamento e sostegno. Anche io resto dell’idea che l’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina abbia tutte le caratteristiche e professionalità per diventare una sorta di Spallanzani romano. Un presidio di riferimento per attuali e future emergenze di ogni natura infettiva. Lo dice la storia di questo nosocomio che circa 40 anni fa vide la nascita di un eccellente reparto di Malattie Infettive per combattere i primi casi di infezione da Hiv. E quell’esperienza negli anni si è consolidata dando risposte ad ampio raggio all’intero Salento. E dice bene De Giorgi: Galatina è anche un ospedale più grande, con molti più posti letto e più potenzialità. E proprio alla luce di queste caratteristiche l’ospedale può essere potenziato nella risposta infettivologica, dando un supporto notevole all’ipotesi di trasformare il presidio di San Cesario in un centro dedicato al Covid. Credo che le due realtà possano coesistere tranquillamente dando una duplice risposta sul piano della prevenzione e del trattamento”. Lo dichiara il presidente di Italia in Comune alla Regione Puglia e vice presidente della III Commissione Sanità, Paolo Pellegrino.

Sabato, 16 Maggio, 2020 - 00:08

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