Correre Galatina, le luci dei volontari non bastano per rischiarare le ombre delle Istituzioni

"Imbottigliati lungo Corso Re d’Italia occupato da entrambi i lati dalle auto in sosta". "Di soli due chilometri su dieci il percorso nel centro cittadino"

Gentile Direttore, anche quest’anno, Correre Galatina è andata più che bene e questo grazie ai numerosi volontari lungo il percorso, ai volontari di Protezione Civile e Polizia e soprattutto al lavoro ed alla passione degli atleti del Club Correre che dal primo all’ultimo si sono spesi per la buona riuscita della manifestazione. Non si può dire altrettanto delle istituzioni locali!
Ci siamo visti più volte costretti a rivedere il percorso con continue modifiche rispetto alle passate edizioni quando, dopo aver percorso alcuni bei viali cittadini (e credetemi sono bellissimi senza auto), si arrivava a toccare la frazione di Noha, dove peraltro eravamo accolti benissimo, per poi far ritorno a Galatina.
Quest’anno invece gli organizzatori sono stati costretti a far percorrere ben 8 km nelle campagne di Galatina, contrada “Duca”, con un percorso cittadino che a stento ha raggiunto i 2 km sui 10 totali della manifestazione.
E’ questa l’accoglienza che abbiamo voluto dare ai circa 1000 podisti partecipanti ai quali si sono aggiunti 150 concittadini che hanno preso parte alla camminata di 5 Km non competitiva? A ciò si aggiunga il fatto che, nel breve percorso concessoci in città, dopo la partenza, i partecipanti si sono “imbottigliati” lungo Corso Re d’Italia occupato da entrambi i lati dalle auto in sosta (non si poteva almeno provvedere per tempo, visto che era un percorso autorizzato?).
Non ricordo tanta partecipazione sportiva dai tempi della Pro Italia calcio e dai tempi d’oro del Volley galatinese (la gloriosa Showy Boys ed i cugini della Vigor), con la differenza che allora si trattava di spettatori assistenti ad eventi sportivi, mentre oggi di ben 1200 appassionati  praticanti ai quali si sono aggiunti numerosi accompagnatori.
E’ mai possibile che per una domenica mattina l’anno (una sola domenica!), per sole 3-4 ore d’impegno, non si possa parzialmente chiudere qualche arteria cittadina in modo tale da percorrere in città almeno 6-7 dei 10 km previsti? Si tenga presente che già a mezzogiorno la manifestazione era conclusa e Piazza San Pietro sgombra e completamente ripulita da noi stessi.
E’ mai possibile offrire questo spettacolo alle tante persone che vengono a correre richiamate dal nome di Galatina? Perché incontrare tanti ostacoli per rivitalizzare questa dormiente citta? Perché avere la frustrante sensazione che è meglio non fare niente? Perché è difficile organizzare ciò che avviene normalmente in città di dimensioni maggiori e certamente con seri problemi di circolazione anche domenicale?
Purtroppo siamo abituati al peggio… correre la sera nella semioscurità del quartiere fieristico fra le auto che sfrecciano facendo zig-zag fra rallentatori inutili in quanto malposizionati, o sui marciapiedi della nuova “tangenziale cittadina” (almeno quella illuminata) zig-zagando noi stessi fra le deiezioni lasciate da incolpevoli animali al guinzaglio di maleducati cittadini, fra rotatorie con vegetazione spontanea incontrollata e cattedrali sportive inaugurate, mai utilizzate e con iniziali segni di degrado.
Chiedo scusa per questo personale sfogo nel quale non voglio coinvolgere né il Presidente nè gli amici del Club Correre, ma ritengo che Galatina e noi stessi meritiamo un po’ di considerazione in più.
RingraziandoLa per lo spazio concessomi, La saluto cordialmente.

 

 

Mercoledì, 10 Maggio, 2017 - 00:08