Corpus Domini, "Rimani con noi Signore"
“Rimani con noi, Signore,
perché si fa sera e il giorno già volge al declino”.
E tu, Signore, stasera entri nella locanda della nostra città
e spezzi il pane per noi.
Siedi a mensa accanto a noi e ci insegni
l’arte di essere cristiani che condividono il pane del Vangelo
per il progresso del bene pubblico e
per farci gustare la bellezza di essere cristiani che,
come lievito nella massa,
fermentano di speranza evangelica la vita del nostro paese.
“Rimani con noi, Signore,
perché si fa sera e il giorno già volge al declino”.
E tu, Signore, stasera entri nella locanda delle nostre parrocchie,
e spezzi il pane per noi.
Siedi a tavola con noi e ci trasmetti il segreto
per diventare comunità nelle quali ci si vuole bene e
per indicare a noi pastori il cammino di una maggiore comunione
e di una fattiva collaborazione pastorale
che ci spinga ad uscire dagli steccati del nostro individualismo.
“Rimani con noi, Signore,
perché si fa sera e il giorno già volge al declino”.
E tu, Signore, stasera entri nella locanda delle nostre case,
e spezzi il pane per noi.
Siedi a tavola con le nostre coppie di sposi
per sostenere il percorso del loro amore e
per incoraggiarle a scommettere sull’amore fedele e unico.
Ti fermi, Signore, a sostare con le coppie in difficoltà,
quelle in cui non c’è più il gusto dei gesti di affetto semplici,
quelle a cui non è più dato di sognare insieme,
quelle nei quali i figli sono sempre più smarriti che mai.
“Rimani con noi, Signore,
perché si fa sera e il giorno già volge al declino”.
E tu, Signore, stasera vieni nelle case dei poveri,
e spezzi il pane per saziare la fame
di chi davvero non ha niente da mangiare.
E tu asciughi le lacrime di chi è senza lavoro,
ascolti le storie di chi è sommerso ingiustamente dai debiti,
accarezzi i capelli dei figli che non devono sapere,
benedici con il tuo sorriso la fame di te.
“Rimani con noi, Signore,
perché si fa sera e il giorno già volge al declino”.
E tu, Signore, stasera vieni nelle locande degli ammalati
e delle persone anziane e sole
e spezzi il pane per donare la salute e
per colmare la solitudine dei cuori.
Tu doni il tuo tempo a chi è allettato,
ti interessi di chi vive ormai dei ricordi del passato
e attende il giorno del tuo ritorno.
“Rimani con noi, Signore,
perché si fa sera e il giorno già volge al declino”.
E tu, stasera, vieni nella locanda dei nostri adolescenti
e dei nostri giovani.
Ed entri in un mondo di cui noi, Signore,
abbiamo perso la chiave della serratura per accedere.
E siamo sempre più preoccupati della loro fragilità e vulnerabilità,
in un contesto culturale di adulti che, spesso,
più che ad educarli ai valori alti della vita,
gioca a scimmiottarli, ad imitarli e
ad entrare in competizione con essi.
E ora che le stelle brillano nel cielo
e avvolgono di luce la notte che scende sulla nostra città,
benedici, Signore, tutti noi qui presenti e
riempi i nostri giorni di pace e di amore. Amen.
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