“Corpo, arte, disabilità”
Un percorso che ha voluto gli studenti con e senza disabilità gli uni accanto agli altri, con il comune obiettivo di riflettere su di sé, il proprio corpo e i messaggi che esso rimanda, l’affettività e le difficoltà che si possono incontrare con un corpo “diverso”, i sentimenti e le parole per esprimerli, la condizione stessa di abilità e disabilità; strumenti d’espressione la grafica, il canto, la scultura e la poesia, guide gli artisti di Tyna Casalini, Valentina D’Andrea, Bruno Maggio e Mauro Marino.
Si chiama “Corpo, arte, disabilità” ed è stato promosso dal Gruppo di Lavoro di “Abbattitabù”, progetto nato all’interno di un protocollo d’intesa siglato tra l’Università del Salento (Ufficio Integrazione Disabili) e la ASL Lecce (Servizio di Consulenza Sessuologica alle Persone Disabili della Struttura Sovradistrettuale di Riabilitazione); l’evento conclusivo del percorso è in programma mercoledì 12 giugno 2019, alle ore 18, presso l’Ufficio Integrazione Disabili (complesso Studium2000, edificio 6, via di Valesio, Lecce). Protagonisti saranno gli studenti Gabriella Arnone, Alessandra Basile, Valeria Basile, Barbara Cafori, Maria Rosaria Cirfera, Vaniana De Tommaso, Davide Dongiovanni,
Giuseppe Guglielmi, Roberta Monti, Tanya Nilo, Annarita Risola, Pierangela Scala,
Maria Carmela Sisto, Silvia Solida e Piera Villani, con i risultati del percorso: riflessioni, manufatti, scritture poetiche. Importante la collaborazione delle ex volontarie di servizio civile Sara De Lorenzis e Giulia Piraino e degli attuali volontari Giuseppe Antonioli, Serena Grasso, Veronica Leo e Tamara Pentassuglia. Saranno presenti inoltre il Prorettore vicario Domenico Fazio, il Commissario Straordinario della ASL Lecce Rodolfo Rollo, il dottor Antonio Antonaci del Dipartimento di Riabilitazione della ASL e la professoressa Eliana Francot, Delegata del Rettore per la Disabilità. Nell’occasione verrà ricordato il professor Gino Santoro, cui l’Ufficio Integrazione è dedicato, anche con la presenza della figlia Francesca. «Ogni persona con disabilità ha il diritto di vivere la propria sessualità, individualmente o in coppia, rispettata e nel rispetto degli altri. Per questo sono necessari l’impegno, il sostegno e la consapevolezza di tutta la collettività», sottolinea Eliana Francot, «Da qui la progettazione di questi percorsi di sensibilizzazione, che propongono progetti capaci di generare sicurezza, relazione e significati condivisi. Siamo convinti che occorra sempre partire dal presupposto che ogni persona ha bisogno in primo luogo di comprendere e rispettare se stessa e i propri bisogni, per poi mettersi efficacemente in relazione con gli altri e raggiungere così un buon livello di interazione».
In allegato una delle opere realizzate nel percorso, sotto la guida di Valentina D’Andrea.
L’immagine della locandina è l’opera “Amore complicato”, realizzata sotto la guida di Bruno Maggio.
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