Controlli amministrativi e penali nel mercato ittico di Gallipoli
Martedì sera si è svolto un servizio straordinario interforze con il Commissariato della Polizia di Stato di Gallipoli, la Compagnia dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera di Gallipoli e con personale dell’Ispettorato del Lavoro di Lecce, per verificare eventuali irregolarità amministrative e accertare eventuali violazioni della legge penale, da parte dei gestori degli esercizi commerciali presenti nell’area del mercato ittico a Gallipoli. Nel luglio 2017, su disposizione della Procura della Repubblica di Lecce, era stato effettuato una sequestro penale per il reato di occupazione abusiva di suolo demaniale. Nel dicembre dello stesso anno 2017 ne era stato ordinato il dissequestro.
Il servizio è stato organizzato sulla base delle indicazioni date nel corso di una Riunione Tecnica di Coordinamento, presieduta nei giorni scorsi dal Prefetto di Lecce e nel Tavolo Tecnico del Questore di Lecce, tenutosi nel Commissariato di P.S. di Gallipoli.
L’operazione è stata pertanto disposta congiuntamente con tutti gli organi di polizia e di controllo, presso l’area del Mercato Ittico di Gallipoli, al termine della quale sono state evidenziate le seguenti irregolarità penali e amministrative: - l’occupazione abusiva del suolo demaniale per circa 500 mq. con il posizionamento di 30 tavolini, 80 sgabelli, 15 banconi in acciaio, 15 ombrelloni in materiale plastico, 3 frigoriferi e suppellettili e arredi vari, tutti sottoposti a sequestro penale; - l’attività lavorativa di quattro lavoratori “in nero” presso tre esercizi che ha comportato l’adozione di relative tre sospensioni di attività imprenditoriali; - l’esposizione di circa 22 Kg. di mitili e molluschi non idoneamente conservati e pertanto sottoposti a sequestro amministrativo. Ai due gestori è stata contestata una sanzione amministrativa di 1.000,00 euro ciascuno; - l’esposizione di 5 Kg. di mitili sottoposti a sequestro penale per cattivo stato di conservazione del pescato.
La titolare per questo motivo è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti, da parte degli organi intervenuti, per verificare il possesso delle prescritte autorizzazioni ed eventuali altre violazioni in materia.
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